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Ebola, allarme di Medici senza frontiere: “Epidemia rischia di colpire altri Paesi”.

La situazione nel paesi africani sembra precipitare, e si teme che il virus si propaghi anche verso altri paesi. Medici Senza Frontiere lo aveva preannunciato mesi fa.

L’epidemia di ebola è ormai fuori controllo, un numero di morti e di contagiati senza precedenti da quando si conosce il virus. Non sembra che la soluzione sia vicina, a causa della oggettiva difficolta di intervenire sul sistema sanitario dei paesi più colpiti.

Oltre 670 casi riconosciuti e più di 1200 contagiati. La Guinea è lo stato più colpito fino ad ora, seguono la Liberia e la Sierra Leone.

IL CASO EBOLA: 

Non basta più curare gli ammalati per arginare la propagazione del virus. Si inizia a temere anche per aree africane dove ad oggi l’ebola non si era mai manifestata.

Si sta rendendo necessario una tipologia di intervento atta a limitare lo scambio di merci e prodotti, esseri umani per arginare il propagarsi del terribile male.

Il 20 luglio, un cittadino liberiano di quarant’anni è atterrato a Lagos provenendo da Lomé, in Togo: Patrick Sawyer, questo il suo nome, funzionario del ministero delle finanze liberiano, durante il viaggio aveva presentato sintomi sospetti. Appena giunto in Nigeria, quindi, ne è stato disposto il ricovero e l’isolamento.

LA SALUTE E LA SANITA’: 

L’ospedale privato in cui il paziente è stato ricoverato è stato evacuato e la fonte primaria di infezione eliminata; il processo di decontaminazione è iniziato praticamente subito, secondo le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal commissario per la salute pubblica.

Il personale sanitario che è stato a stretto contatto con la vittima è stato isolato e sarà monitorato per i prossimi giorni, mentre l’ospedale resterà chiuso. 

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