Statali. Novità sulle visite fiscali, medico a casa anche 2 volte al giorno

Siete dipendenti statali? Allora fate attenzione alle ultime novità, perché riguardo alle visite fiscali il governo ci va giù pesante e da oggi il medico potrà venire a casa a controllare anche due volte al giorno che il dipendente.

A partire da oggi entreranno in vigore le nuove regole per le visite fiscali ed è prevista una vera e propria stretta all’assenteismo e ai falsi casi di malattia. Questa, infatti, è l’ultima novità posta dal Governo per controllare i lavoratori furbetti che spesso si assentano dal lavoro per poi fare altro che stare a casa. Il decreto numero 206/2017 firmato dal ministro della Pubblica amministrazione di concerto con il ministro del lavoro Poletti, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre entrato in vigore oggi. In particolare, si tratta di una modifica effettuata dalla riforma Madia che riguarda circa 3 milioni di dipendenti.

L’obiettivo sarà quindi di cercare di ridurre l’assenteismo “strategico” dei dipendenti, specie a ridosso di festività o week end. Tuttavia ci sono anche lati positivi, per i medici ovviamente, a cui saranno previsti anche degli incentivi economici per essere incentivati a fare più visite ai dipendenti. Restano invece invariate le fasce orarie di reperibilità per il dipendente assentato. Ricordiamo, sette ore per i dipendenti pubblici, specificamente ì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi. Quindi ricapitolando, il lavoratore pubblico, in caso di malattia e presentazione del certificato medico a lavoro, potrà essere sottoposto alle visite fiscali soltanto in determinati orari e in quelle che sono definite le fasce di reperibilità. Le fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici e riguarderanno tutti i dipendenti statali, gli insegnanti, i lavoratori della Pubblica Amministrazione, i lavoratori degli Enti locali, i vigili del fuoco, la Polizia di Stato, le Asl, i militari e in generale le forze armate.

Invece, sono esonerati dall’obbligo di rispettare gli orari delle visite del medico fiscale i dipendenti statali che si assentano per:

1. Causa di patologie gravi che richiedono terapie salvavita in varie ore della giornata
2. Causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo di scrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della Tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, ovvero a patologie rientranti nella Tabella E del medesimo decreto;
4. Per causa di stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.

Ricordiamo invece ai datori di lavoro che già dal Dal 1° settembre del 2017 è entrato in vigore il Polo unico per le visite fiscali che attribuisce all’Inps la competenza esclusiva ad effettuare Visite Mediche di Controllo (VMC) sia su richiesta dei datori di lavoro (pubblici e privati) sia d’ufficio. I datori di lavoro privati e le pubbliche amministrazioni potranno quindi richiedere la visita medica di controllo dello stato di salute dei propri dipendenti in malattia attraverso anche un il servizio online dedicato sul sito dell’ente dell’Inps.

Ricordiamo anche che la visita fiscale secondo quanto riporta la legge può essere richiesta 1. La visita fiscale puo’ essere richiesta, dal datore di lavoro pubblico, fin dal primo giorno di assenza dal servizio per malattia del dipendente pubblico mediante utilizzo del canale telematico messo a disposizione dall’INPS. L’ente interessato sarà pregato di effettuare conseguentemente, mediante appositi canali telematici, all’assegnazione tempestiva della visita ai medici incaricati di effettuare le visite fiscali domiciliari.

La visita potrà anche essere disposta nei confronti dei dipendenti pubblici anche sulla stessa iniziativa dell’ente Inps nei casi e secondo le modalità’ preventivamente definite dallo stesso Istituto nel rispetto di quanto previsto all’articolo 2 della legge sulle visite statali. Inoltre, ai fini della ripresa dell’attività’ lavorativa, per guarigione anticipata rispetto al periodo di prognosi inizialmente indicato nel certificato di malattia, il dipendente e’ tenuto a richiedere un certificato sostitutivo. Insomma, cari lavoratori pubblici fate attenzione a non fare i furbetti perché il Governo ha parlato chiaro riguardo alle assenze lavorative e da oggi lo sarà ancora di più.

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