Statali. Arrivano le impronte digitali contro i furbetti del cartellino

Ci sono delle nuove regole per i lavoratori statali. Dopo il caso dei furbetti del cartellino arriva un nuovo metodo per controllare le uscite e le entrate dei lavoratori in ufficio. Saranno infatti le impronte digitali a prendere il posto della vecchia macchina timbra badge.

L’annuncio arriva dal ‘ddl concretezza’ che consentirà alla pubblica amministrazione, secondo le parole del ministro Giulia Bongiorno, di “cominciare a correre”. Il ddl, ha spiegato la ministra, al termine del Cdm che ha dato il via libera al provvedimento, “è propedeutico alla trasformazione digitale” e punta a renderla effettiva. Quindi tra poco niente più liste di attesa di mesi per fare la nuova carta d’identità digitale, o alle amministrazioni che non utilizzano alcune innovazioni come l’autocertificazione.

Statali. Arrivano le impronte digitali contro i furbetti del cartellino

“Non si tratta di provvedimenti punitivi – ha sottolineato la Bongiorno – c’è la maggior parte dei dipendenti che vanno al lavoro e che mi chiedono di tutelarli, ma ci sono anche i cosiddetti furbetti del cartellino. Il ddl si chiama concretezza perché non vuole essere l’ennesima riforma epocale ma vuole permettere alla pubblica amministrazione di cominciare a correre”.

Via libera poi anche alle assunzioni per un “numero pari all’80% di quelle previste e poi verranno fatte verifiche puntuali. Questo consentirà di avere nell’immediatezza un ricambio generazionale, ma saranno assunzioni mirate”. Con l’obiettivo di arrivare alla possibilità di assumere, anche via concorsi in deroga, “il 100% del personale cessato dal servizio nell’anno precedente”. Insomma, buone nuove per i lavoratori in vista di questo settembre. Ricordiamo che la vicenda dei cartellini colpì molto per via delle inspiegabili ore di assenza di numerosissimi dipendenti della pubblica amministrazione.

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