Crepet i genitori sono un disastro totale Ora i figli decidono tutto

Continua a puntare il dito contro i genitori di oggi lo psicologo ed esperto Polo Crepet: Senza i ‘no’ non si cresce. ‘I 13enni vivono come se avessero 18 anni’. Con queste parole lo studioso ha lanciato le ennesime accuse sui genitori e sul modo di educare i figli di oggi.

In una era dove i ‘no’ no esistono più, i giovani crescono viziati e senza senso della misura e del dovere. Alla base dei danni, dei disagi giovanili, del cyber bullismo e dell’intolleranza, ci sarebbe proprio la mancanza di educazione per Crepet, sempre più convinto che i genitori debbano iniziare a fare davvero i genitori e iniziare a dire un pò di no per la crescita dei propri figli.

«Se tuo padre e tua madre non ti hanno mai detto un no da quando sei nato, il primo no che ti dice un esterno non lo accetti. L’educazione è una fatica che nessuno è più disposto a fare: coinvolge i genitori, i nonni, gli educatori, anche quelli fuori scuola a incominciare dall’ambito sportivo. Tutto questo ha una ricaduta drammatica: è una generazione che non conosce più i sogni perché non sono state insegnate le passioni. A forza di dire di sì tutto diventa grigio, si perdono i colori. Tutto è anticipato rispetto a ieri, oggi a 13 anni fai la vita che una volta si faceva a 18. La società anticipa i suoi riti: prima maturi, prima diventi consumista. Oggi un ragazzino di 13 anni al telefonino si compra quello che vuole e questo crea una sproporzione, è una maturazione fittizia: non sei maturo perché sei su Facebook, ma se hai una tua autonomia”.

“Oggi giustifichiamo tutto, non conosciamo i nostri figli, siamo abituati a non negare loro mai niente, a 13 anni le figlie fanno l’amore e non ci sono molte mamme che svengono alla notizia. Si consuma tutto troppo in fretta, anche la vita».

Crepet i genitori sono un disastro totale Ora i figli decidono tutto

Lo stesso Crepet ha annunciato tali riflessioni dopo gli ultimi episodi di violenza degli alunni nei confronti di docenti e Ata un pò di tempo fa. L’esperto ha detto: “Quando il buonismo educativo è così pregnante, non va bene. Noi non abbiamo più figli, ma piccoli Budda a cui noi siamo devoti, epr cui possono fare tutto. Scelgono dove andare a mangiare, in quale parco giochi. Siamo diventati genitori che dicono sempre di si. Ma questo è sbagliato. Esposti. Quando diventeranno grandi ci sarà qualcuno che gli dirà di no. Magari alla prima frustrazione amorosa. Magari al primo lavoro. I genitori vanno al primo incontro di lavoro del figlio di 26 anni. Poi c’è gente che non manda i figli all’Erasmus perché fa freddo. Sono un disastro questi genitori. Non possiamo generalizzare, ma in molti casi è così”. Insomma, ancora una volta ricorda che l’educazione on è fatta solo di giochi, di si e di vizi ma anche di no, ‘no’.

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