Crepet i genitori sono un disastro totale Ora i figli decidono tutto

Ragazzi sempre più viziati e genitori sempre meno severi. Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore e saggista e opinionista italiano, si lamenta del rapporto genitori-figli che si è venuto a creare in questi anni.

“I genitori di oggi sono un disastro totale. Ora i figli decidono tutto”. Con queste parole l’esperto cerca di spiegare ai genitori quanto sia importante tornare a dire la parola ‘NO’ ai propri figli per poter renderli più educati ma anche più felici. La società sta cambiano ma a quanto pare non in meglio. I genitori di oggi, pare che siano troppo permissivi e per nulla severi. I figli ormai comandano su tutto e non sanno più il valore della negazione e del richiamo.  Non è raro sentire anche storie di genitori che hanno aggredito gli stessi professori dei figli per aver ricevuto un richiamo o una lamentela di troppo. Nessuno può richiamarli e nessuno può dirgli di no, questa è la società del benessere e della prepotenza che il psicologo sta descrivendo.

Gli stessi ragazzi ormai si avventano su genitori e insegnanti senza nessuna difficoltà o paura. Non c’è più il rispetto e l’educazione per la persona adulta e questo, molto spesso è per colpa della scarsa educazione ricevuta in casa.

Crepet i genitori sono un disastro totale Ora i figli decidono tutto

Lo stesso Crepet ha annunciato tali riflessioni dopo gli ultimi episodi di violenza degli alunni nei confronti di docenti e Ata un pò di tempo fa. L’esperto ha detto: “Quando il buonismo educativo è così pregnante, non va bene. Noi non abbiamo più figli, ma piccoli Budda a cui noi siamo devoti, epr cui possono fare tutto. Scelgono dove andare a mangiare, in quale parco giochi. Siamo diventati genitori che dicono sempre di si. Ma questo è sbagliato. Esposti. Quando diventeranno grandi ci sarà qualcuno che gli dirà di no. Magari alla prima frustrazione amorosa. Magari al primo lavoro. I genitori vanno al primo incontro di lavoro del figlio di 26 anni. Poi c’è gente che non manda i figli all’Erasmus perché fa freddo. Sono un disastro questi genitori. Non possiamo generalizzare, ma in molti casi è così”.

«È una generazione che non conosce i sogni perché non sono state insegnate le passioni» continua ancora a dire l’esperto alla stampa.

“Se tuo padre e tua madre non ti hanno mai detto un no da quando sei nato, il primo no che ti dice un esterno non lo accetti. L’educazione è una fatica che nessuno è più disposto a fare: coinvolge i genitori, i nonni, gli educatori, anche quelli fuori scuola a incominciare dall’ambito sportivo. Tutto questo ha una ricaduta drammatica: è una generazione che non conosce più i sogni perché non sono state insegnate le passioni. A forza di dire di sì tutto diventa grigio, si perdono i colori. Tutto è anticipato rispetto a ieri, oggi a 13 anni fai la vita che una volta si faceva a 18. La società anticipa i suoi riti: prima maturi, prima diventi consumista. Oggi un ragazzino di 13 anni al telefonino si compra quello che vuole e questo crea una sproporzione, è una maturazione fittizia: non sei maturo perché sei su Facebook, ma se hai una tua autonomia”.

«Il problema è prima dei genitori che hanno sempre una responsabilità in più rispetto ai figli. Finché campi conservi una responsabilità nei confronti dei figli, anche quando sono adulti negli atti che faranno si rifletterà l’educazione che hai dato”. Insomma, Crepet non la manda certo a dire e chiede maggiore polso da parte dei genitori affinché un domani ci sia una generazione più felice e attenta al prossimo. I no a volte servono per formare, per far maturare e per far apprezzare.

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