Un utilizzo eccessivo dei tacchi alti costringe chi li indossa a spostare l’allineamento naturale del corpo… Le donne che sono solite utilizzarli tutti i giorni sono infatti soggette a stress e tensione in piedi, gambe, ginocchia e schiena…

I tacchi modificano il baricentro del corpo, spostando il bacino in avanti, tendendo i muscoli lombari e aumentando la curvatura della colonna vertebrale. 

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Secondo i ricercatori infatti l’utilizzo dei tacchi sarebbe uno dei motivi per cui l’artrosi del ginocchio è due volte più comune nelle donne che negli uomini. Basta infatti un uso costante di tacchi sopra i 2cm può causare problemi cronici a lungo termine.

Il tacco infatti solleva il tallone e sbilancia il corpo in avanti. Per non rischiare di cadere la donna infatti deve operare due tipi di compensazione: la prima a livello del ginocchio, la seconda a livello della schiena. Pieganod  le ginocchia la curva lombare diminuisce e quella dorsale si accentua.

FOTO: Istockphonto
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Questa è la posizione tipiche delle donne poco atletiche che utilizzano il tacco, ottenendo un effetto estetico sgradevole, e una camminata sgraziata e goffa. Anche il vantaggio della maggiore altezza garantita dal tacco viene in parte persa perché flettendo le ginocchia si ‘perde’ anche qualche centimetro in altezza.

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QUALI SONO I RISCHI MAGGIORI ?
Qualsiasi cosa vada a modificare la naturale posizione del piede o della sua struttura scheletrica ha effetto sul carico che grava sul piede stesso oltre a poter provocare danni irreversibili alla regione del bacino e della colonna vertebrale.

Un sovraccarico innaturale sul metatarso, va a modificare la posizione del bacino inclinandolo in avanti causando un’iperlordosi che può portare a dolori nella zona lombare.
Il piede è considerato il più importante organo di controllo del sistema antigravitario (ossia il sistema tonico-posturale che permette al corpo di mantenere l’equilibrio nelle varie posizioni assunte nello spazio); in termini più semplici rappresenta la base d’appoggio del corpo.

Il piede funge sia da effettore del movimento (in seguito ad un ordine proveniente dal Sistema Nervoso Centrale), sia da ‘recettore’ di tutti i più svariati stimoli provenienti dall’ambiente in cui esso si muove (il suolo, ad esempio), permettendo la ricerca continua dell’equilibrio grazie alla posizione corretta del baricentro.
Nella stazione eretta corretta la linea gravitaria cade internamente alla caviglia.

Se si tratta di tacco ‘a spillo’, ossia la condizione più dannosa e difficile in cui si possa porre il piede dato che, a causa della riduzione dell’ampiezza del tacco, il piede si ritrova costretto ad operare diversi e difficili ‘aggiustamenti’ per evitare di perdere un già precario equilibrio.
La patologie che colpiscono spesso donne che fanno un uso frequente dei tacchi sono:
– Alluce valgo, molto diffuso tra le donne anziane
– Le dita a martello
– La deformità di Haglund, un osteocrondosi caratterizzata dalla crescita abnorme di tessuto osseo nel tallone, causata dall’eccessivo sfregamento
– Metatarsalgia, infiammazione cronica delle ossa dell’avampiede
– Iperstensione delle ginocchia, una lesione a carico del legamento crociato posteriore che crea instabilità
– Iperlordosi lombare, una deformazione della colonna vertebrale che si manifesta attraverso un’accentuazione della curva lordotica, ovvero della parte inferiore della spina dorsale
– Sindrome di Morton, aumento di volume di un nervo sensitivo interdigitale con crescita di tessuto cicatriziale.

Se amate i tacchi alti e allo stesso tempo si ha interesse per la salute dei muscoli e delle articolazioni delle gambe, è bene cercare di alternarli alle scarpe basse.

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