Statali. Novità sulle visite fiscali, medico a casa anche 2 volte al giorno

Il ministero Della Salute lancia un’allerta ai medici italiani e li invita a scrivere meglio. “scrivete le ricette in stampatello ed evitate le sigle”. Questo per evitare dubbi nelle terapie da somministrare e riguardo alle cure o ai farmaci da assumere.

Da qui la pubblicazione di nuove raccomandazioni ad hoc per prevenire gli errori nella terapia, a partire dall’indicazione ad usare lo stampatello in caso di prescrizioni a mano.

Nella normativa n.18 si legge: “L’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli, sebbene sia una prassi consolidata durante le varie fasi di gestione del farmaco in ospedale e sul territorio, può indurre in errore e causare danni ai pazienti, come riportato dalla letteratura nazionale ed internazionale”.

Sulla base di ciò, la European Society of Clinical Pharmacy (ESCP) ha anche già predisposto un glossario per favorire la diffusione di una terminologia standardizzata.

In Italia, sono già giunte, nell’ultimo anno, numerose sono le segnalazioni provenienti soprattutto dalle Unità Farmaci Antiblastici di errori presenti nelle prescrizioni cartacee attribuibili agli acronimi dei protocolli di chemioterapia e alle abbreviazioni dei nomi dei farmaci antineoplastici.

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Nella Raccomandazione della normativa pubblicata nell’ultima normativa, viene, infatti, proposta una standardizzazione delle definizioni, che facilita la comunicazione delle informazioni all’interno della struttura sanitaria e tra strutture sanitarie particolarmente nelle Transizioni di cura.

Fonte: Ministero della Salute

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