La calvizie si può curare. Scoperta in Italia una terapia poco costosa ed efficace

Arriva dai nostri ricercatori italiani la terapia che metterà fine alla calvizie. Si tratta di una scoperta unica e che rivoluzionerà il mondo della medicina.

La ricerca, effettuata in Italia è stata poi pubblicata sulla rivista americana Dermatologic surgery. A rivelare gli esiti dello studio è stato Giovanni Schiavone che ha tenuto a precisare anche la collaborazione nella ricerca di Damiano Abeni, responsabile dell’Unità di Epidemiologia dell’Idi e del dermatologo Francesco Ricci. Grazie al lavoro di questi ed altri esperti, si è riusciti a completare la procedura medica dedita alla ricrescita dei capelli.

Lo studio, nello specifico ha messo in evidenza l’importanza delle piastrine e di alcune proteine presenti nel sangue concentrate con l’uso di un emoconcentratore. Per effettuare queste ricerche, gli studiosi hanno contattato ben 168 persone  affetti da caduta costante di capelli. L’età media è stata di ventotto per gli uomini e 36 per le donne.

Per curare le alopecie, quindi i ricercatori italiani hanno ideato un meccanismo che prevede il prelievo di una quantità minima di sangue nel paziente interessato, il plasma ricco di piastrine, globuli bianchi e fibrina viene separato dal resto attraverso l’uso dell’emoconcentratore. Il plasma viene poi successivamente iniettato nella zona del capo dove c’è stata la caduta di capelli.

I medici fanno sapere, che attualmente la cura è disponibile solo a Roma presso l’Unità di medicina rigenerativa dell’Idi, dopo aver fatto però prima una visita dal dermatologo. In regime convenzionato il costo del trattamento è relativamente economico e costa 1.500 euro. La terapia, inoltre, può essere usata più volte, non ha effetti collaterali se non in alcuni casi sensazione di gonfiore o bruciore tra le 48 e le 72 ore successive e si risolve spontanea.

La calvizie si può curare. Scoperta in Italia una terapia poco costosa ed efficace

Ricordiamo che le calvizie o alopecia androgenetica, è una patologia del cuoio capelluto che prevede la perdita di capelli dovuta ad una suscettibilità del follicolo pilifero ad una miniaturizzazione di tipo androgenetico. Si tratta di una malattia che colpisce circa il 70% della popolazione maschile dopo i 25 anni e il 40% delle donne in età avanzata.

L’alopecia androgenetica, ricordiamo che è legata all’attività della 5alfa-reduttasi di tipo II, che trasforma il testosterone in diidrotestosterone. Endocrinopatie quali la carenza di GH, ipotiroidismo, menopausa, policistosi ovarica, tumori virilizzanti o terapie con androgeni possono causare calvizie. Per saperne di più clicca qui

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