Il disinnamoramento è come vedere un albero che perde le foglie o un profumo a noi caro che svanire, piano piano, nell’aria. E questo significa una cosa sola: dobbiamo prepararci ad una nuova fase della nostra vita, sia personale che di coppia. 

Sapere quando arriva l’ora di chiudere una relazione non è semplice, ma farlo in tempo e in modo adeguato evita costi emotivi dolorosi e inutili. Le relazioni finiscono e in alcuni casi  non si può tornare indietro: continuare a investire tempo, sforzi e scorte di slanci emotivi non ha senso quando non esiste né entusiasmo né favilla che le ravvivi. 

Quando si sono date diverse opportunità e i risultati sono stati sempre gli stessi. Quando le barriere sono insormontabili e si percepisce soltanto distanza. Quando dentro di noi c’è soltanto la melma della disillusione che ricopre tutto di chiaroscuri e disagi, lì bisogna chiudere.

Cosa fare quando sopraggiunge il disinnamoramento?

In amore, come in amicizia, le sale d’attesa non sono piacevoli, tanto meno le scuse o lasciar passare del tempo per vedere che cosa succede. 

Nulla si risolve per magia e l’entusiasmo non torna da solo se non promuoviamo dei cambiamenti, se non ci impegniamo per portare la relazione a un altro livello, per trasformare il vincolo in modo che si arricchisca.

Detto ciò, se l’entusiasmo è già al tramonto, la cosa migliore è agire di conseguenza: prolungare l’inevitabile genera solo una sofferenza inutile. Vivere di false illusioni significa alimentarci di un fuoco che è ormai spento, che non riscalda più e che ci porta solo ad ibernarci.

 Quando si è fatto tutto il possibile per la relazione, spesso resta da fare la cosa più salutare: allontanarsi.

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