Hermann Hesse

Hermann Hesse diceva che: ‘Fin quando dai la caccia alla felicità non sei maturo per essere felice’. Per l’autore il concetto di felicità era ben chiaro, concetto che noi oggi non comprendiamo sempre a pieno.

“Fin quando dai la caccia alla felicità, non sei maturo per essere felice, anche se quello che più ami è già tuo. Fin quando ti lamenti del perduto ed hai solo mete e nessuna quiete, non conosci ancora cos’è pace. Solo quando rinunci ad ogni desiderio e non conosci né meta né brama e non chiami per nome la felicità, Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più e il tuo cuore e la tua anima hanno pace”.

In queste brevi ma significative righe l’autore ci spiega come trovare la vera felicità, senza cercarla, senza aspettarla insistentemente. La felicità stessa si ottiene quando si smette di cercarla ossessivamente. La felicità pertanto non si crea con il denaro, con i successi, o con l’ammirazione altrui. La vera gioia nasce da dentro di noi ed Hesse l spiegò molto bene.

Hermann Hesse

Ma chi era Hermann Hesse?

Hermann Hesse nato a Calw il 2 luglio 1877 e deceduto a Montagnola il 9 agosto 1962 è stato uno scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946.

La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e conta quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti. I suoi romanzi più famosi sono Peter Camenzind (1904), Gertrud (1910), Demian (1919), Siddhartha (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) e Il giuoco delle perle di vetro (1943). I suoi lavori…Per saperne di più continua a leggere qui

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