Famiglia e autostima: neanche quella del Mulino Bianco è un quadro perfetto. 

So che ti sorpenderà leggerlo, magari stentenari a crederci – oppure sei tra i meno fortunati e sai bene di cosa parlo – ma la famiglia, le sue mura, il suo ambiente, è uno dei primi scenari dove si sviluppa il dramma delle relazioni tossiche che vanno a minare l’autostima dell’adulto che sta crescendo dentro al bambino. 

Gli esperti e i tecnici di settore considerano tossica una qualsiasi persona negativa, che lavora contro l’autostima altrui, che ci porta mettere in discussione noi stessi, il nostro valore e il fatto che possiamo meritare o meno amore. E quando ciò si verifica in famiglia è tutto doppiamente doloroso, soprattutto se a muovere le fila di questo disdicevole teatrino è un genitore, colui il quale dovrebbe difenderci e amarci senza condizioni. 

Ma quali sono le caratteristiche di un’infanzia tossica che condirrà a non avere autostima da adulti?

  • Il genitore esige che il figlio condivida la sua stessa visione delle cose con frasi tipo “noi la pensiamo cosi”; 
  • il genitore (in particolar modo la madre) instaura con il figlio un rapporto ambivalente: oggi lo coccola e lo vizia, lo protegge e lo elogia e domani è completamente indifferente ai suoi bisogni;
  • non esistono regole e non esiste privacy. Anzi, il figlio che tenta di mantenere una certa riservatezza, viene malgiudicato e maltrattato;
  • Il figlio o la figlia vengono egoisticamente investiti del ruolo insostenibile di soddisfare i bisogni affettivi del genitore;
  • il genitore non svolge una funzione di guida: in altre parole, si aspetta che i figli si educhino da soli. 

Come liberarsi da questa tossicità?

Vivere un ambiente familiare tossico ha un prezzo molto alto per l’autostima: si può letteralmente perdere la capacità di dar vita a relazioni significative per il resto della propria vita. I problemi che ne scaturiscono possono variare da un lieve disagio interpersonale a profondi problemi sociali ed emotivi poichè si introietta la paura di non essere accettati dagli altri e di non meritare amore e, soprattutto, di non essere in grado di affrontare la vita. Convinzioni che andrebbero corrette il prima possibile.

Ecco una lista di azioni che possiamo intraprendere per liberarci di questa tossicità e difendere la nostra autostima. 

Non è colpa tua

Ciò che hai subito non è correlato ai tuoi comportamenti.  Non lo hai scelto tu. Non lo hai causato tu. Sei solo stato poco fortunato. E la tua autostima ne risente.

Prendi le distanze

Il modo migliore, più maturo e salutare, per affrontare una situazione tossica familiare è prendere le distanze. Per te, per il tuo bene, per il tuo futuro. Non è semplice, ma è bene accettare che è impossibile cambiare il genitore tossico; anche se siamo legati alla famiglia d’origine da un vincolo di sangue, questo non ci obbliga a convivere e condividere gli stessi spazi.

Mostrati deciso

Per aumentare la nostra autostima e allontanare una situazione nocivia, basta mostrarsi sicuri di sé, fermi sulle proprie opinioni, contrarie a quelle dei genitori abusivi, è il passo decisivo per cambiare le cose: è essenziale esprimere con fermezza il proprio pensiero, agire con determinazione e usare la propria facoltà di decisione. 

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore