Facebook, 7 truffe che minacciano i tuoi dati. Come altri innumerevoli servizi che popolano il web, oltre a un social network è anche un labirinto intricato di pericolose “trappole” capaci di mettere a repentaglio il profilo dell’utente.
Quelli che vengono derubati non sono soldi quanto più dati personali. Il che permette a un qualsiasi hacker di operare con essi e abusarne a proprio piacimento.
Essendo aumentate notevolmente, tra tutte le distrazioni su Facebook ne stanno emergendo alcune talmente letali capaci di compromettere i propri dati: un sistema chiamato “likejacking”, per esempio, permette di far circolare i like all’insaputa del vero utente. Da La Stampa, ecco i sistemi più sfruttati.
Chi ha visitato il tuo profilo?
E’ un passatempo e un oscuro desiderio di tante persone, soprattutto adolescenti, che mirano a scoprire che visita il proprio profilo.
La verità è che la tentazione non viene ricompensata. Perché di inganno si tratta e secondo una ricerca condotta da Bitdefender, autorevole azienda operante nel settore degli antivirus, rappresenta il 30% degli inganni su Facebook.
Cambia colore a Facebook – Altra truffa online, a differenza della prima più recente ma per certi versi più allarmante, è “Facebook colour changer”:
un’app che dovrebbe permettere di cambiare il colore standard del social network (blu) con quelli a scelta. Al contrario cede tutti i dati al creatore del finto servizio perché il colore simbolo del social network non è in alcun modo scambiabile.
Finti video eclatanti:
Sono numerossimi e fortunatamente un po’ più riconosciuti e riconoscibili dagli utenti: video in generale, con lo scopo di attirare il click di turno per visualizzare il (falso e inesistente) contenuto eclatante, come, per esempio, sparatorie in diretta, animali feroci che sbranano persone, ucciosioni eccetera.
La soluzione, unica e valida per non cadere in questo vortice ingannevole e di verificare la fonte, da dove proviene il contenuto.
Data la crescente popolarità della pop-star americana per le sue comparse provocatorie, questi video funzionano benissimo per attirare click con la promessa di vedere una scena pornografica con Rihanna ma che finisce col craccare i dati dell’utente e utilizzarli per il meccanismo sopra citato, quello del clickjacking.
Il profilo:
La t-shirt ufficiale di Facebook – Come molte grandi aziende, molti pensano che anche Facebook disponga di uno store ufficiale.
Non è così. Mark Zuckerberg ancora non ha di questi progetti e conseguentemente si subisce un tranello che provoca il “risucchio” dei dati da parte degli hacker.
Scopri chi ti ha cancellato da Facebook – Alla pari dell’ applicazione “Chi ha visitato il tuo profilo”, questa applicazione risponde all’ossesione di tenere sotto controllo chi ci cancella tra la propria schiera di amici virtuali.
E’ pura e semplice frode in quanto violerebbe il più basilare principio della privacy online: l’impossibilità di conoscere attività online altrui.
Alla ricerca degli ex guardoni – Tra gli imbrogli che tirano di più, sempre secondo Bitdefender, non manca quello della applicazione fasulla che offrirebbe la possibilità di spiare chi ha visitato il proprio profilo.
Il meccanismo è semplice: la frase persuasiva e curiosa “Il/la tuo/a ex visita sempre il tuo profilo!” ti invita a cliccare e, al posto di ricevere una lista di nomi, non si riceve assolutamente niente.
Il modo migliore per non battersi in brutti incontri e subire delle frodi virtuali è evitare quei contenuti che “a naso” possono rivelarsi dei falsi. Altrimenti, ricorrere a un sistema antivirus è la scelta consigliata da tutti gli informatici per impedire attacchi sulle macchine.
E numerosi sistemi antivirus forniscono un’applicazione atta a proteggere dalle ultime truffe, spam, malware e l’esposizione di dati privati. FONTE Libero