Italia. Imposte evase per 91 miliardi l’anno

E’ una lamentela generalizzata, Matteo Renzi non affronta in maniera convincente il grave problema dell’evasione fiscale italiana. Se combattuta a dovere infatti, l’evasione potrebbe concretamente riempire un ‘salvadanaio’ da 91 miliardi di euro all’anno secondo le stime ufficiali.

E’ proprio questo numero che indispettisce la popolazione, che legittimamente si interroga sul motivo che spinge il Governo a non intervenire con maggior vigore su questo tema.

Evasione fiscaleAltri autorevoli fonti parlano di  180-200 i miliardi di evasione fiscale annuale. Le statistiche evidenziano inoltre una situazione patrimoniale molto lontana dalla realtà: gli italiani denunciano in media circa 20 mila euro l’anno (i lavoratori dipendenti 20 mila euro, gli imprenditori 17 mila). Sembrerebbe quindi che il 5% degli italiani si “spartisca” quasi un quarto del reddito nazionale.

Il cittadino sente la soffocante pressione di Equitalia, e se oggi non paghi le rate del mutuo ti portano via tutto, se evadi le tasse non ti succede niente per via di prescrizioni, patteggiamenti, contenziosi oggi pagano con la prigione solo 168 condannati per frode fiscale. 

Di fronte ad una manovra finanziari da 36 miliardi di euro tanto discussa, è lecito domandarsi perchè? Perché non vengono perseguiti i grandi evasori? Perché evasori ed elettori sono due facce della stessa medaglia?

La seconda piaga d’Italia, evidenziata chiaramente dai numeri, è il lavoro sommerso, che costringe sempre più persone a rinunciare ad i proprio diritti di lavoratore in cambio di stipendi indegni di questo nome. (Lavoro: in Italia il “sommerso” in agricoltura incide per il 32%)

Chi sceglie di lavorare in Italia deve scendere a compromessi, soggiogato dalla carenza di normative adeguate, dalla totale assenza di un reale controllo, e da un sindacato del tutto alieno dai reali problemi del lavoratore. Capita così che pur di impiegare il proprio tempo in maniera ‘costruttiva’ una fetta sempre maggiore di giovani italiani è costretta a piegarsi sotto il giogo di una nuova forma di schiavitù.

Una intera generazione che non esiste, non è rappresentata ne tutelata da nessuno, anzi sembra invisibile agli occhi dei governi, temporanei e non che si sono succeduti in questi anni di tumultuoso scaricabarile legislativo.

 

(Fonte)

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