“Donne appassionate di Cesare Pavese”.
Nel giorno in cui si ricorda la giornata mondiale contro la violenza sulle donne è opportuno leggere alcune frasi significative di autori celebri come Cesare Pavese per imparare a capire davvero la donna in un modo diverso, un modo che solo poeti di spessore come quelli della sua epoca hanno saputo rappresentare.
“Donne appassionate” è una delle più belle poesie di Pavese che racconta di donne belle, donne forti e donne piene di amore e di vita, donne che vanno e che andrebbero rispettate ogni giorno, simbolo di un pilastro di vita e di continuazione in una società moderna che troppo spesso si dimentica come e quale sia il giusto valore da dare ad esse.
leggiamo la poesia di Cesare Pavese:“Donne appassionate”:
“Le ragazze al crepuscolo scendendo in acqua, quando il mare svanisce, disteso. Nel bosco ogni foglia trasale, mentre emergono caute sulla sabbia e si siedono a riva. La schiuma fa i suoi giochi inquieti, lungo l’acqua remota. Le ragazze han paura delle alghe sepolte sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle: quant’è nudo, del corpo. Rimontano rapide a riva e si chiamano a nome, guardandosi intorno. Anche le ombre sul fondo del mare, nel buio, sono enormi e si vedono muovere incerte, come attratte dai corpi che passano. Il bosco è un rifugio tranquillo, nel sole calante, più che il greto, ma piace alle scure ragazze star sedute all’aperto, nel lenzuolo raccolto”…
Ricordiamo che amore è qualcosa di diverso dal possesso e dal semplice piacere fisico. Chi ama davvero non colpisce, non cerca punti deboli e fa tesoro delle paure dell’altro.
L’amore è questo: avere fiducia nell’altro senza paura di mettersi a nudo. La persona amata è capace di far aprire anche i cuori più chiusi, più spaventati.
Solo abbandonandosi all’amore pienamente ci potrà essere serenità e fiducia. La fiducia, per poter aprirsi all’altro diviene allora mezzo fondamentale per una coppia, grazie alla fiducia si abbattono i muri dell’indifferenza e della paura.
“Una donna che non sia una stupida, presto o tardi incontra un rottame umano e si prova a salvarlo. Qualche volta ci riesce. Ma una donna che non sia una stupida, presto o tardi trova un uomo sano e lo riduce a rottame. Ci riesce sempre.”
Qualche curiosità in più sull’autore:
Cesare Pavese, nacque a Santo Stefano Belbo il 9 settembre 1908 e morì a Torino il 27 agosto 1950. Pavese, nel corso della sua vita, è stato uno scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano, considerato tra i maggiori intellettuali italiani del XX secolo. Nel 1926, conseguita la maturità liceale, inviò alla rivista “Ricerca di poesia” alcune liriche, che furono però respinte.