Negli ultimi 12 mesi i futures sull’olio d’oliva vergine scambiati a Jaen, in Spagna, hanno registrato un’impennata del 17% mentre alla Camera di Commercio di Bari quest’anno con l’inizio della raccolta delle olive si rilevano quotazioni che sono superiori al 38%.

101096078-1-112337_LSecondo Coldiretti l’impennata dei prezzi è la prova che le previsioni dell’Oil World, colgono nel segno: la produzione mondiale di olio di oliva crolla e dovrebbe scendere del 17% a 2, 9 milioni di tonnellate.

Che cosa è successo? In Spagna – che comunque resta il primo produttore globale con meno di un milione di tonnellate – il raccolto è dimezzato a causa delle scarse precipitazioni che si sono registrate in Andalusia, la principale regione produttrice. E in Italia le previsioni mettono in evidenza un calo del 30% della produzioni che dovrebbe attestarsi sulle 300 mila tonnellate. Anche in questo caso il colpevole è il clima.

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