Da oggi entrano in vigore le nuove regole per le etichette dei carburanti. Sui veicoli nuovi si troveranno in prossimità del tappo del serbatoio, mentre in ogni stazione di servizio le etichette verranno posizionate sia sul distributore che sulla pistola della pompa per l’erogazione.

L’unione petrolifera ha spiegato in una nota che l’obiettivo è quello di rendere uniforme, in un contesto di sviluppo dei carburanti alternativi, le etichette dei vari carburanti soprattutto per evitare confusione nei rifornimenti tra un Paese e l’altro.

il presidente di Faib-Confesercenti, Martino Landi ha detto che: “Questa normativa avvicinerà la rete italiana agli standard europei, dando al consumatore certezza sulla qualità e composizione dei prodotti che immette nel serbatoio del proprio veicolo. Inoltre incentiverà la razionalizzazione e l’ammodernamento della rete”.

Ma spieghiamo nel dettaglio cosa cambia:
– I carburanti gassosi verranno indicati con H2 per l’idrogeno e in CNG per il gas naturale compresso, mentre LPG è il Gpl e LNG il gas naturale liquefatto. Per la benzina, per esempio, il numero indicherà la percentuale di etanolo contenuta: E5, E10 o E85, quindi 5, 10 o 85% di combustibile “verde”.

– Per quanto riguarda il diesel, B7 o B10 si riferiscono a contenuti di biodiesel rispettivi del 7 e del 10%, e XTL è invece la sigla del gasolio sintetico non derivante dalla raffinazione del greggio.

Certo è che gli automobilisti si sono subito preoccupati per il nuovo cambiamento ma l’Unione Petrolifera, ha rassicurato tutti in una nota dicendo che non ci sarà rischio di confondersi perché le etichette saranno affiancate da quelle tradizionali.

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