Beatrice Lorenzin: Una tassa di un centesimo sulle sigarette per finanziare la ricerca sul cancro…

Un centesimo a sigaretta per combattere il cancro “è una possibilità da prendere in considerazione. Ma si tratta di un argomento che va condiviso e comunicato con efficacia altrimenti rischia di essere rifiutato e visto solo come una nuova tassa”. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Se passasse questa linea si potrebbero recuperare fondi per 720 milioni di euro.

Una tassa sulle sigarette per finanziare la ricerca sul cancroTicket al pronto soccorso. Il ministro Lorenzin: “Un deterrente per chi ne abusa”

Lorenzin è intervenuta al Convegno organizzato a Roma da Federanziani nel corso del quale è stata diffusa una petizione e avviata una raccolta di firme per chiedere l’istituzione di un fondo “ad hoc” alimentato con una tassa di un centesimo a sigaretta per contribuire al rimborso da parte delle regioni dei farmaci oncologici a forte carattere innovativo.

Servono più soldi per la ricerca – Ogni ora in Italia vengono individuati più di 40 nuovi casi di cancro, solo nel 2015 sono stimate 363.300 diagnosi.

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il ministro della Salute Beatrice Lorenzin

“L’innovazione in oncologia ha permesso però di fornire le prime risposte – spiega Federanziani – negli ultimi anni le guarigioni sono aumentate del 18% (uomini) e del 10% (donne) – e la ricerca scientifica ha reso disponibili armi sempre più efficaci come l’immuno-oncologia e le terapie target personalizzate, che potrebbero consentire di cronicizzare diverse malattie neoplastiche anche molto aggressive e in fase avanzata. Ma questi primi risultati rischiano di essere effimeri senza un impegno concreto nel finanziare l`acquisto dei nuovi farmaci innovativi”.

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“La nostra proposta è chiara: un centesimo in più per ogni sigaretta venduta. D’altronde i numeri sono impressionanti: 10.900.000 sono i fumatori in Italia oggi; 140.000 le sigarette fumate ogni 24 ore; 41.000 i nuovi casi di tumore al polmone nel 2015 ma soprattutto si deve ricordare che lo Stato ricava circa 11 miliardi di euro dalle accise del tabacco e impiega queste risorse in vario modo tranne quello che curarne gli effetti quando ne basterebbe una piccolissima parte, anche solo il 5%, per garantire pieno accesso a tutti i malati ai tanti farmaci in arrivo sul mercato”.

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