Viaggiare nel 2017. Ecco le mete economiche più ambite

Londra, boom tricolore: italiani in fuga da crisi e burocrazia.

Gli ultimi dati del Department for work and Pensions del governo di Sua Maestà certificano che c’è stata una vera propria ‘invasione’ di italiani.

Le cifre relative agli stranieri che hanno fatto domanda per ottenere il «Nino», rivelano che tra aprile 2013 e lo scorso marzo sono gli italiani gli expats che hanno attraversato più numerosi la Manica per trasferirsi nella capitale britannica, il 12 per cento del totale delle new entries da oltremare, seguiti a distanza da spagnoli, romeni e polacchi.

Con buona pace di Omar Pedrini e della sua «Che ci vado a fare a Londra?», tanto popolare come canzone quanto poco ascoltata come consiglio, ben 28.345 italiani hanno fatto le valigie e lasciato il Belpaese per andare proprio lì, e a questo plotone vanno aggiunti altri 14mila connazionali che hanno piantato le tende nel resto della Gran Bretagna.

Quasi 42mila persone, solo nell’ultimo anno, con una crescita del 28 per cento rispetto al 2012.

I nuovi emigranti che scelgono Londra sono in maggioranza giovani, tra i 18 e i 34 anni, attirati dal fascino della metropoli cosmopolita ma soprattutto dalle migliori opportunità di lavoro, con la ristorazione che fa ancora la parte del leone.

E l’ultima ondata di offerta di italian job è in buona compagnia.

Il record: 

Perché il record di fughe londinesi di quest’anno resta nel solco di un trend di forte crescita. Se al censimento del 1851 i nostri connazionali residenti a Londra erano 1.604, le cose ultimamente sono molto cambiate.

Negli anni: 

Negli ultimi cinque anni, da aprile del 2009 a oggi, gli italiani che hanno richiesto un National number fissando nella capitale britannica il proprio domicilio sono oltre 93mila: è come se l’intera città di Brindisi fosse andata a cercare fortuna oltremanica. IlGiornale.it

Perché viaggiare fa bene e rende felici
error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore