Justo, l'ex monaco che costruisce con le sue mani una cattedrale

Ogni giorno dalle sei del mattino alle  sette di sera, potete trovare Justo Gallego Martínez, sul tetto a posare delle tegole, oppure appeso a un pilastro, o ancora impegnato in una conversazione coi turisti che gli fanno visita.

Dal 1963, infatti l’ex monaco terapista dedica la sua vita alla costruzione della sua cattedrale. Lavora quasi sempre da solo, usa materiali di scarto e non ha un progetto preciso in mente.

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Justo, l'ex monaco che costruisce con le sue mani una cattedrale

Da ragazzo Justo è entrato nel monastero di Santa Maria de Huerta, abbandonandolo però prima di ricevere i voti a causa della tubercolosi, che ha contratto nel 1961.

Nello stesso anno, senza aver ricevuto alcuna formazione di tipo architettonico o edile, ha iniziato a realizzare il suo sogno di costruire una cattedrale, guidato dal motto “servire prima Dio, poi il prossimo e per ultimo me stesso”.

Finanzia il suo lavoro grazie alle donazioni sporadiche e gestione di terreni e proprietà ereditate. Uutilizza molti scarti di imprese edilizie e altro materiale riciclato: per erigere le colonne, ad esempio, ha utilizzato vecchie taniche di benzina e ruote di bicicletta.

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