Divorzio. Se l'ex coniuge non può pagare il mantenimento ci pensa lo stato

Novità in Senato per quanto riguarda i divorzi tra coniugi. E’ stata, infatti, presentata la proposta che cancella lʼassegno di mantenimento per il coniuge, prevede il doppio domicilio per il minore e introduce l’obbligo della figura del mediatore familiare.

Il disegno di legge, che ha già fatto tanto scalpore, è stato voluto fortemente dalle associazioni dei padri separati e firmato dal leghista Simone Pillon, inizia il suo iter parlamentare in commissione Giustizia del Senato.” Basta ai “papà ridotti a padri-bancomat o a genitori della domenica”. Così il leghista Pillon si fa portavoce dei diritti dei padri separati e cerca di garantire, con la sua proposta, maggiore parità dei genitori a seguito di separazione o divorzio. Il ddl, così come spiegato nella relazione di accompagnamento, introdurrebbe alcune rilevanti modifiche volte a rimettere “al centro” delle decisioni per i figli “la famiglia e i genitori”. Ricordiamo, che la proposta della discordia, riscrive semplicemente la legge del 2006 sull’affido condiviso, normativa che 12 anni fa rivoluzionò il concetto di “assegnazione” dei figli nelle separazioni e nei divorzi.

Divorzio. Se l'ex coniuge non può pagare il mantenimento ci pensa lo stato

Insieme al grillino Pillon, hanno firmato il ddl anche ben 735 anche i senatori Andrea Ostellari, Massimo Candura e Emanuele Pellegrini della Lega e Angela Anna Bruna Piarulli, Grazia D’Angelo, Elvira Lucia Evangelista, Mario Michele Giarrusso e Alessandra Riccardi del Movimento 5 Stelle. Il testo presentato fa discutere perché — se dovesse essere approvato — porterebbe alla cancellazione dell’assegno di mantenimento, all’istituzione del doppio domicilio per il minore. Nel nostro paese, come rivelano i dati Istat (report popolazione 2018), sono in netto calo i matrimoni mentre aumentano divorziati, celibi e nubili. 13 mila le unioni civili registrate. Le unioni coniugali negli ultimi 40 anni sono diminuite sopratutto tra gli italiani compresi tra i 25 e i 34 anni. Nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni quasi un uomo su quattro non si è mai sposato mentre è nubile circa il 18% delle donne italiane.

Ricordiamo, che negli ultimi tempi, i casi di divorzio sono in netto aumento e anche i matrimoni diminuiscono. Ad aumentare però sono le convivenze. Una situazione molto nuova per l’Italia di una volta che prediligeva la famiglia tradizionale. Certo è che con i tempi le cose stanno cambiando e ad incidere su questo dato, anche la crisi economica, che ha messo a dura prova i giovani che decidono anche di risparmiare per evitare problemi futuri come appunto il divorzio.

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