Se soffri, non è amore. 

Sai quante cosa vengono confuse per amore? Svariate. E capire se si tratta o meno di amore è un lungo e tortuoso processo di apprendimento.

Non esiste nessun’altra parola al mondo che sia stata più idealizzata, e forse fraintesa, della parola “amore”. Tutti sanno cos’è l’amore o, per lo meno, pensano di saperlo. 

Ma siamo davvero in grado di distinguere una relazione basata sull’amore o sul bisogno? Sappiamo davvero cosa sia l’amore e da cosa si distingue dal bisogno? 

La differenza principale tra le due pulsioni è questa:

  1. Se siamo guidati dall’amore, l’obiettivo primario è il bene/felicità dell’amato: l’amore ispira a dare ed il fine è altruistico.
  2. Se siamo guidati dal bisogno, l’obiettivo primario è quello che io desidero: il fine è egoistico. 

L’amore autentico

L’amore non ha regole ben precise, non è teoria ma azioni concrete che mirano a cambiare la nostra vita. Quando l’amore è autentico non è l’unica fonte di felicità o di sicurezza personale. Infatti, una delle caratteristiche dell’amore è la presenza di sentimento e azione in accordo fra loro:

  • provo un sentimento positivo e amorevole verso una determinata persona;
  • agisco per il suo benessere e la sua felicità, in accordo con il mio sentimento.

Se provo un forte sentimento ma non agisco a favore di quella persona, è probabile che si tratti più di infatuazione che di amore vero. Forse si è più “innamorati dell’amore” (e delle sensazioni positive che suscita) che dell’altra persona. 

Se dico di amare il mio partner ma non mi curo dei suoi bisogni e della sua felicità, per esempio:

  • sono poco paziente e disponibile nei suoi confronti;
  • gli/le nego il contatto fisico e la sessualità;
  • presto poca attenzione e ascolto;
  • non cerco di capirlo/a e di andargli/le incontro

è possibile che ci si stia ingannando riguardo a ciò che si sta provando; magari quello che mi lega al partner è attaccamento, abitudine o dipendenza non è certamente amore.

L’amore autentico ha sempre due caratteristiche essenziali: accettiamo l’altro e lo lasciamo libero

Quando si ama davvero qualcuno, lo si accetta per come è:

  • si rispettano le sue scelte e si riconosce il suo valore;
  • non si cerca di cambiarlo e si accolgono le sue imperfezioni;
  • lo si lascia libero anche quando non siamo d’accordo, o questo ci fa soffrire. 

Amare non significa aver bisogno dell’altro, significa essere liberi di scegliere di voler stare con una persona. L’amore è incentrato sulla sicurezza di un legame co-costruito nel corso del tempo che unisce due persone e non controlla, condiziona, gestisce la vita dell’altro e alla base c’è riconoscimento, stima, fiducia e condivisione. 

E, anche se nessuno ci ha insegnato come fare, dobbiamo pian piano imparare. Ed il segreto per farlo è davvero molto semplice: basta ricordare di amare me stessi e di rendersi felici, di prendersi la responsabilità della propria felicità e quindi amare qualcun altro diverrà semplice, perché non lo si vorrà sempre al proprio fianco per stare bene, ma staremo bene anche da soli.

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