A dirlo è stato il professor Peter Wadhams dell’Università di Cambridge, che si è reso conto come la superficie del ghiaccio intorno al Polo Nord si è ridotta a 11,1 milioni di chilometri quadrati, mentre la media degli ultimi 30 anni è stata di 12,7 milioni.
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“La mia previsione è che il ghiaccio artico scompaia o si riduca a meno di un milione di chilometri quadrati. In ogni caso è sicuro che quest’anno si stabilirà un record sotto i tre milioni di km quadrati, che sarà battuto di nuovo il prossimo anno”. L’ultima volta che il ghiaccio è sparito dal Polo Nord, sulle montagne siberiane dell’Altai viveva l’uomo di Neanderthal.
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Mentre in Russia il ghiaccio non riesce più a formarsi, secondo lo studioso dell’Università di Cambridge, le acque e i fondali del Mar Glaciale Artico si surriscaldano liberando il metanorimasto congelato per millenni. In un articolo su Nature, Wadhams ha spiegato che questi fenomeni incrociati porteranno a un riscaldamento della temperatura globale di 0,6 gradi nel giro di cinque anni.