Romania: apre il primo ospedale per cani paraplegici…
Aperto in Romania il primo ospedale per cani paraplegici, che permette di curare e seguire i cani nel difficile percorso postoperatorio, durante il quale dovranno abituarsi al tutore-carrellino.

In Romania esistono strutture, associazioni, gruppi che lottano per garantire una vita migliore ai cani randagi del posto. Questi animali, spesso scacciati, maltrattati e anche uccisi, trovano in questi angeli una via di fuga dalla sofferenza e dalla fame. In particolare Adăpostul Speranța, struttura medica partner di Four Paws International, svolge il ruolo di ospedale per i randagi. Ed è solita regalare carrellini a tutti quegli esemplari impossibilitati a camminare e correre, favorendo così una ripresa emotiva e fisica.

Apre in Romania il primo ospedale per cani paraplegici, unico nel suo genere che oltre a prestare le cure necessarie agli animali, assicura anche il percorso riabilitativo postoperatorio. Un grande gesto di umanità e sensibilità, che è stato molto apprezzato dagli amici dei quattro zampe e non solo.

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Quando pensiamo di far entrare un cucciolo nella nostra vita, immaginiamo prima di tutto di condividere con lui tante lunghe e spensierate passeggiate, oltre a divertimento e allegria. Ma l’imprevedibile è purtroppo sempre dietro l’angolo, così anche i nostri amici pelosi possono essere soggetti a malattie o a traumi che condizionano, a vario titolo ed in varia misura, la loro salute e vita futura.

Basta una semplice e banale caduta da un metro o poco più a determinare ad esempio l’estrusione del disco invertebrale, cosa che porta ad una diagnosi feroce: paraplegia. Parole che colpiscono come le pietre il cuore dei proprietari degli animali che spesso sono costretti a fare i conti con una realtà nuova, dolorosa e di non facile gestione.

Ed è proprio l’incapacità o la mancanza di volontà di farsi carico dei problemi di salute di un cane paraplegico, che molte persone preferiscono abbandonare il loro animale nei posti più disparati, per non parlare di chi decide – sbagliando – anche di porre volontariamente fine alla vita di un cane solo perché paraplegico.