Lo ha detto oggi, durante la presentazione del manifesto-appello sulla tutela costituzionale degli animali e dell’ambiente…

Michela Vittoria Brambilla,
Michela Vittoria Brambilla,

L’on. Michela Vittoria Brambilla, commentando l’approvazione, da parte del governo, del decreto legislativo che introduce tra le cause di non punibilità “la particolare tenuità del fatto”.

“Nella bozza di cui ha parlato la stampa – ricorda l’ex ministro . è scritto che, se i reati per cui si procede sono puniti con la reclusione fino a cinque anni, e se l’offesa “è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale”, il processo potrà chiudersi con l’archiviazione o con la sentenza di assoluzione. Al massimo, i colpevoli rischieranno di pagare i danni in sede civile. Se questo fosse l’esito finale – aggiunge l’on. Brambilla – saremmo di fronte ad un colossale “colpo di spugna” sui reati commessi a danno degli animali: i procedimenti per uccisione, abbandono, traffico di cuccioli, combattimenti, sevizie, etc. finirebbero, quasi sempre, nel calderone di quelli da chiudere “per particolare tenuità del fatto”, cancellando all’istante i faticosi progressi dell’ultimo ventennio”.

Insomma, “ridurre il carico giudiziario è un giusto obiettivo, ma non certo a scapito dei più deboli tra i deboli”, conclude la parlamentare di Fi, preannunciando “dura opposizione”.

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