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Victor Hugo: ‘La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è’

Lo scrittore francese Victor Hugo diceva che: xLa suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si èxx

Trovare qualcuno che ci ami per ciò che siamo e non per ciò che vorrebbe che fossimo è uno dei tesori più grandi da possedere. Lxamore non chiede e non vuole cambiamenti se non il cambiamento dellxamore stesso, mutato in sentimento più forte e duraturo nel tempo. Lo scrittore ha parlato molto di amore nei suoi testi, descrivendo le relazioni in maniera straordinariamente attuale.

Lo scrittore Victor-Marie Hugo, nato a Besançon il 26 febbraio 1802 e morto a Parigi, 22 maggio 1885 è considerato uno dei più grandi scrittori parigini.

xHo incontrato per la via un giovane poverissimo che era innamorato: aveva un vecchio cappello, la giacca logora, l’acqua gli passava attraverso le suole delle scarpe e le stelle attraverso l’animaxx

“Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare”…

Definito anche il padre del Romanticismo in Francia. Tra i principali teorici ed esponenti principali del movimento letterario romantico, Hugo seppe tenersi lontano dai modelli malinconici e solitari che caratterizzavano i poeti del tempo, riuscendo ad accettare le vicissitudini non sempre felici della sua vita per farne esperienza esistenziale e cogliere i valori e le sfumature dell’animo umano.

Una svolta epocale nella storia della letteratura avviene nel 1827, con lxuscita del dramma storico Cromwell, considerato il manifesto delle nuove teorie romantiche. Nella lunga prefazione Hugo si oppone alle convenzioni del teatro classico, tra cui le tre unità aristotelichexContinua a leggere qui