Dopo i voucher arriva 'Presto'. Ecco come cambia il lavoro occasionale

Ci sono importanti novità per chi ha lavori occasionali perchè dopo i voucher sta arrivando l’era dei ‘Presto’, il nuovo modo che cambierà il mondo di alcuni lavoratori.

Terminata tristemente la stagione dei voucher, arriva “Presto”, si tratta del nuovo contratto di prestazione occasionale messo a punto dall’Inps che sarà disponibile a partire da lunedì 10 luglio.

Ricordiamo che con la circolare INPS 5 luglio 2017, n. 107 chiarisce i dettagli in materia di lavoro occasionale (legge 21 giugno 2017, n. 96) che può essere svolto tramite due modalità: il libretto famiglia e il contratto di prestazioni occasionali.

Nello specifico definisce le figure del datore di lavoro e del lavoratore con i termini, rispettivamente, di “utilizzatore” e “prestatore” e le loro caratteristiche, le soglie di utilizzo ed economiche a cui entrambe le parti devono attenersi e i diritti garantiti al prestatore.

Da gennaio 2018 il contributo Bonus baby sitting sarà erogato secondo le modalità previste per il libretto famiglia, sulla base delle istruzioni che saranno appositamente emanate.

Dopo i voucher arriva 'Presto'. Ecco come cambia il lavoro occasionale

A differenza dei voucher, i nuovi contratti prevedono due diverse forme: il libretto famiglia, che può essere utilizzato per ricompensare lavori domestici, lezioni private e assistenza domiciliare, e poi il contratto di prestazione occasionale per i lavori svolti per un’impresa.

Ogni utente dovrà inserire i propri dati sulla piattaforma per aumentare la tracciabilità di questo strumento, e assicurare che venga usato nel modo giusto.

Il pagamento dei dipendenti avverrà attraverso un accredito entro il 15 del mese successivo. Tuttavia, le imprese che usano questo tipo di contratto sono obbligate a pagare 36 euro al mese, il corrispettivo di quattro ore di lavoro, anche se quelle effettuate sono meno.

Inoltre, la pubblica amministrazione può usare questi tipi di contratto nell’ambito di eventi e manifestazione o per gestire emergenze di vario tipo.

Secondo questa nuova modalità di pagamento, gli importi minimi variano a seconda del tipo di contratto: nel caso del libretto-famiglia, l’importo minimo sarà quantificato in 10 €, a cui vanno sottratti 1,65 € di contributi previdenziali, 0,25 € di premio Inail e 0,10 € di oneri gestionali, portando il netto percepito a 8 € complessivi.

Nel caso del contratto di prestazione occasionale, invece, il netto minimo è fissato a 9 €/orari per un minimo di quattro ore (quindi, 36 € minimi di contratto), che diventano per il datore di lavoro 12,41 €.

L’importo di 9 € non è vincolante e si può proporre anche una cifra maggiore, mentre nei contratti nel settore agricolo il minimo è più basso ed è disciplinato da uno specifico regime di contratti collettivi.

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