L’inverno non è ancora terminato e il virus dell’influenza sta raggiungendo il suo apice di casi in Italia in queste settimane. L’istituto superiore di sanità ha riscontrato già 832mila casi di cui ben 823 gravi.

Si tratta di un virus fortissimo che colpisce grandi e bambini, procurando febbre alta, mal di testa e dolori forti addominali. Una vera epidemia che ha messo in ginocchio gli italiani, costretti a restare a casa per molti giorni.

I dati del Sistema nazionale di sorveglianza InfluNetsono preoccupanti e non poco, evidenziano che nella quinta settimana del 2019 (28 gennaio – 3 febbraio), molto probabilmente, la curva epidemica delle sindromi influenzali ha raggiunto il suo picco stagionale. L’influenza, nello specifico ha colpito tutte le Regioni italiane, ma in podo consistente soprattutto il centro sud.

«Dovremmo aver raggiunto il picco di contagi – spiega Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss – in quanto l’aumento dei casi settimanali ha iniziato a rallentare: era quasi raddoppiato tra la terza e la quarta settimana di gennaio, passando da 430mila casi a 725mila, mentre nella quinta settimana sono stati 832mila. Ciò non significa che il virus sparirà subito dalla circolazione, perché bisognerà vedere quanto sarà veloce il declino, e questo dipende anche dalle condizioni meteorologiche: se fa meno freddo e si sta meno in locali affollati, circola meno».

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Ancora per un paio di settimana, comunque, il numero dei casi sarà molto alto. «Il declino più consistente – aggiunge – ci sarà a partire dai primi di marzo. La coda influenzale potrebbe essere anche lunga e a fine stagione potremmo anche superare i 6 milioni di casi, quindi ben oltre i 5 preventivati».

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