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Tradimento. Perché un partner tradisce?

Quando avviene un evento traumatico all’interno di una coppia come un tradimento è giusto perdonare il partner a seguito di un pentimento repentino? Ma perché un partner tradisce?

Tradimento: Una parola che fa male solo alla pronuncia e che minaccia la quiete e l’armonia di ogni rapporto, anche il più stabile.

Ma perché si tradisce? Perché uno dei due all’interno di un rapporto sente il bisogno di trasgredire?

Gli esperti di coppia e gli psicoterapeuti hanno avanzato diverse teorie al riguardo, tutte contrastanti ma allo stesso tempo logiche.

Chi tradisce è perché sente il bisogno di scappare da qualcosa che non lo appaga più o perché ha semplicemente voglia di trasgredire.

A volte, il tradimento arriva in modo del tutto involontario, altre volte, invece, è programmato e continuato. Bisogna però capire che quando uno tradisce, fa del male a se stesso e all’altra persona, la stessa che poco prima aveva riposto tutte le sue aspettative e fiduce sul partner.

A volte però il tradimento può arrivare anche a seguito di una vendetta, una frustrazione. Il tradimento non è null’altro che il semplice effetto di una causa in molte occasioni.

Ma la causa è giusta? Gli esperti si trovano concordi sul dire di no! il tradimento non è mail la soluzione, pertanto il dialogo e la comprensione sarebbero i migliori alleati delle persone e delle coppie.

Scoprire un evento simile è sempre traumatico per chi lo riceve. Spesso, accade che il fedifrago, una volta commesso l’evento criminoso, decide di pentirsi e di chiedere perdono al partner, cercando così di svuotare e liberare la sua coscienza. Ma è davvero così facile confessare e pretendere il perdono?

Tradire non è mai la soluzione migliore ma quando accade bisogna prenderne atto e assumersi tutte le conseguenze. Spesso, uomini e donne tendono a tradire per noia, per mancanza di passione o per debolezza emotiva.

Gli psicologi tuttavia, consigliano sempre la strada della comunicazione a seguito di eventi dannosi come un tradimento. Secondo gli esperti, quando all’interno di una coppia subentra una terza persona è importante indagare sulle cause che l’hanno fatta entrare.

Ma è un atto di forza perdonare o una sconfitta? In merito a questa domanda vi sono moltissimi pareri contrastanti: C’è chi dice che nel perdono risiede la forza di una persona, chi dice che invece il perdono è un inutile tentativo di ricucire un rapporto ormai a brandelli.

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Tante volte capita di dover perdonare qualcuno o di chiedere venia per qualcosa che si è fatto, secondo alcuni esperti, però, la pratica del perdono serve solo a distruggersi. Perdonare gli altri in realtà non farebbe bene, anzi.

Quando una persona subisce un torto, una delusione, soffre e una parte di lui se ne va. La sofferenza aiuta a far capire chi abbiamo davanti e talvolta aiuta a farci trovare gente migliore allontanando così chi invece non potrà mai essere fidato. Perdonare in alcuni casi non porta a nulla proprio perché la fiducia quando ormai la fiducia ha ceduto il posto ad altri sentimenti.

Il risentimento, la sofferenza, l’aver capito di essere stati in qualche modo traditi non è mai una buona cosa e il perdono in alcuni casi può essere deleterio.

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