Stendhal L’amore nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia la minima parte'

L’amore è un sentimento che nasce all’improvviso e può scomparire senza un perchè. Lo scrittore Stendhal scrisse una frase che può davvero farci riflettere: “L’amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia la minima parte”…

L’amore è davvero come un virus, un virus che arriva all’improvviso,  strega la mente e il cuore senza un motivo ben preciso. L’amore talvolta cresce con il passare del tempo, si fortifica e cambia, ma a volte, può anche affievolirsi, fino a spegnersi, piano piano. Le dinamiche dell’innamoramento variano e non colpiscono mai allo stesso modo.

A volte si ama sin dal primo sguardo, a volte questo sentimento cresce con il tempo, a volte è già insito nel cuore di una persona ma deve ancora prenderne piena consapevolezza.

“Amare è aver piacere di vedere, toccare, sentire con tutti i sensi, e il più da vicino possibile, un oggetto amabile e che ci ama”.

Tuttavia capire cos’è l’amore non è facile come si crede. L’amore, infatti, è il sentimento difficile da analizzare. Tra l’amore e la dipendenza affettiva, a volte, ci sono molti strati che offuscano il vero senso dell’attaccamento che si ha ad una persona. Amare davvero è qualcosa di gioioso di grande che solo il cuore puro e libero può sentire. Quando due persone si amano davvero lo si percepisce e tutta cambia.

“L’amante pensa più spesso a giungere presso la sua diletta che non il marito a custodire la moglie; il prigioniero pensa più spesso a fuggire che non il carceriere a chiudere la porta; quali che siano dunque gli ostacoli, l’amante e il prigioniero debbono riuscire”.

Stendhal L’amore nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia la minima parte'

Note all’autore:

Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal  è nato a Grenoble il 23 gennaio 1783 ed è morto a  Parigi il  23 marzo del  1842. Stendhal è stato uno scrittore francese di grande fama.  Amante dell’arte e appassionato dell’Italia dove visse a lungo, esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio, seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d’impressioni Roma, Napoli, Firenze. Per saperne di più continua a leggere qui

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