Shoah. Il significato della vita: cosa ci ha insegnato Zygmunt Bauman

Strage della Shoah. Un giorno che arriva ogni anno, un giorno che nessuno deve dimenticare, un giorno che ci fa capire come possa essere crudele l’uomo dinanzi le sofferenze altrui.

Un ricordo che nessuno avrebbe mai dovuto vivere e un ricordo che purtroppo nessuno cancellerà mai. La Shoah ha cambiato per sempre le sorti dell’uomo.

Oggi, come ogni anno si celebra la Giornata della Memoria, una giornata per non dimenticare le vittime della Shoah, lo sterminio degli ebrei.

Una pagina di storia tremenda che purtroppo è stata scritta sotto lo sguardo assente di molti, tutti quelli che avrebbero potuto parlare e che invece sono rimasti in silenzio, in un angolo a vedere la tragedia umana che si stava consumando.

La giornata della memoria arriva ma non deve mai essere vissuta per scontata.

Questo lo sapeva bene anche lo scrittore di origini ebraiche Zygmunt Bauman che ci ha lasciato pensieri profondi e di grande importanza per l’uomo di oggi e di domani. Ecco cosa scrisse il grande Bauman su questa giornata e cosa ci ha lasciato in eredità:

“Il sospetto è che l’Olocausto non sia stato un’antitesi della civiltà moderna e di tutto ciò che (secondo quanto ci piace pensare) essa rappresenta.

Noi sospettiamo (anche se ci rifiutiamo di ammetterlo) che l’Olocausto possa semplicemente aver rivelato un diverso volto di quella stessa società moderna della quale ammiriamo altre e più familiari sembianze;

e che queste due facce aderiscano in perfetta armonia al medesimo corpo.

Ciò che forse temiamo maggiormente è che ciascuna delle due non possa esistere senza l’altra, come accade per le due facce di una moneta”.

Shoah. Il significato della vita: cosa ci ha insegnato Zygmunt Bauman

Secondo Bauman, dunque, se l’uomo senza qualità è il perfetto ritratto dell’essere moderno, l’uomo senza legami è l’individuo plasmato dalla «modernità liquida».

Parole profonde, parole vere che nessuno deve leggere e dare per scontate. Ricordiamo che Zygmunt Bauman è stato un sociologo, filosofo e accademico polacco di origini ebraiche.

Nato da genitori ebrei a Poznań nel 1925, Bauman fuggì nella zona di occupazione sovietica dopo che la Polonia fu invasa dalle truppe tedesche nel 1939 all’inizio della seconda guerra mondiale.

Successivamente, divenuto comunista, si arruolò in una unità militare sovietica.

Dopo la guerra, incominciò a studiare sociologia all’Università di Varsavia, dove insegnavano Stanisław Ossowski e Julian Hochfeld.

Durante una permanenza alla London School of Economics, preparò la sua maggiore dissertazione sul socialismo britannico che fu pubblicata nel 1959…Continua a leggere qui

Le sue più recenti pubblicazioni si sono concentrate sul passaggio dalla modernità alla post-modernità, e le questioni etiche relative.

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