Separazione, via l'assegno di mantenimento e doppia residenza per i figli

Ci sono novità per quanto riguarda le separazioni e i divorzi. Via l’assegno di mantenimento, doppia residenza per la prole e tempi paritetici da spendere insieme.

Queste sono alcune delle novità presenti nelle “Norme in materia di affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità”, che a settembre finirà in discussione a Roma.

Il senatore Simone Pillon si è espresso in merito alla questione sul Messaggero.it e ha detto: “Non ci sarà più l’obbligo di versare soldi all’altro genitore, perché il mantenimento dei figli sarà un onere di entrambi che provvederanno in maniera diretta, come accade nelle coppie conviventi, salvo diverso accordo”. In casi limite interverrà il giudice che stabilirà il mantenimento diretto “sulla base del costo medio dei beni e servizi per i figli, individuato su base locale in ragione del costo medio della vita come calcolato dall’Istat”.

In caso di difficoltà dice Pillon che sono previsti degli adeguati meccanismi di recupero durante i periodi di vacanza”. Via quindi il principio dell’assegnazione della casa.

Separazione, via l'assegno di mantenimento e doppia residenza per i figli

Da ricordare, che Il fenomeno delle separazioni e dei divorzi è in progressivo aumento ed è spesso caratterizzato dal coinvolgimento di bambini e adolescenti.

Secondo i più recenti dati ISTAT, nell’ultimo anno le separazioni in Italia sono state 88.288 e i divorzi 51.319. Sebbene in lieve calo rispetto al 2011 (rispettivamente -0,6% e -4,6%), entrambi i fenomeni sono notevolmente aumentati nell’arco degli ultimi decenni: se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2012 si arriva a 311 separazioni e 174 divorzi.

Tuttavia, ricordiamo che il testo attualmente in parlamento chiarisce che l’assegno divorzile però cessa di essere dovuto nel caso di nuove nozze, di unione civile con un’altra persona o di una stabile convivenza del richiedente, precisando che l’obbligo non sorge nuovamente a seguito di separazione, di scioglimento dell’unione civile o di cessazione della convivenza.

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