Statali. Novità sulle visite fiscali, medico a casa anche 2 volte al giorno

I disagi nella Sanità pubblica in Italia continuano e aumentano. Secondo le ultime notizie sarebbero attualmente in 7 anni 12mila infermieri in meno nelle strutture sanitarie pubbliche ad operare. Un taglio alla sanità a discapito di tutta la popolazione.

Ad allarmare tutti su questo dato è stata Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale delle Professioni infermieristiche (Fnopi) nella relazione introduttiva al primo Congresso nazionale della Fnopi, che riunisce 3500 infermieri all’Auditorium Parco della Musica di Roma fino al 7 marzo. Per tre quarti donna, di età media tra 35 e 54 anni, gli infermieri iscritti agli albi sono in tutto circa 440mila ah riferito all’ansa.it.

Secondo i risultati del congresso e non solo: “Negli ultimi sette anni, a fronte di un significativo aumento dei bisogni di assistenza, le aziende del Servizio sanitario nazionale hanno rinunciato a oltre 12mila mila infermieri: il numero più grande di perdite di personale registrato da qualunque categoria faccia parte del servizio pubblico”. Di qui la proposta della Fnopi di normare la libera professione degli infermieri, in analogia con quella dei dirigenti sanitari. Insomma staremo a vedere.

Deve finire – afferma rivolgendosi alla politica – l’atteggiamento secondo cui l’infermiere rappresenta il ‘cuscinetto’ tra i bisogni dei pazienti e le esigenze di un economia che spesso non li vede e non li affronta per quel che sono”. Certo è che dopo queste elezioni politiche i cittadini si aspettano molto e soprattutto si aspettano un bel cambiamento, Certo è che i grillini in vantaggio, sono i primi ad aver portato avanti la battaglia contro la mala sanità. Si spera che presto possano dimostrare di riuscire a far quadrare le cose.

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Tuttavia, secondo altre analisi negli ultimi anni i tagli alla sanità sono stati davvero elevati e i cittadini sono stanchi di dover rifugiarsi nel privato a causa di un pubblico poco soddisfacente. Insomma, i cittadini vogliono più certezze e questo ultimo dato dovrebbe far riflettere la politica, sia vecchia che nuova affinchè si torni alla normalità.

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