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Sanità, circa 7 milioni di italiani indebitati per pagare le cure mediche

La vita costa sempre di più e adesso anche le cure mediche. Nonostante il diritto alla salute in Italia sia garantito, è sempre più difficile potersi permettere di andare dal medico e di pagare le spese mediche. Emerge oggi un dato che dovrebbe farci preoccupare: Nel 2017 gli italiani hanno pagato di tasca propria 40 miliardi di euro per esami e visite mediche non rimborsate dal Servizio sanitario nazionale.

Questo è quanto emerge dal rapporto Censis-Rbm Assicurazione Salute, presentato in occasione del Welfare Day. Si tratta di una spesa talmente alta che ha portato 7 milioni di persone a indebitarsi per pagare le cure. Per lxesattezza, ben 2,8 milioni sono stati i cittadini costretti a indebitarsi.

Dai dati è possibile vedere come su una percentuale di 7 cittadini su 10 che hanno acquistato farmaci (per una spesa complessiva di 17 mld di euro), 6 su 10 di loro hanno pagato visite specialistiche (per circa 7,5 mld), 4 su 10 prestazioni odontoiatriche (per oltre 8 mld), mentre oltre 5 cittadini su 10 prestazioni diagnostiche ed analisi di laboratorio (per poco meno di 3,8 mld). In definitiva, solo il 41% degli italiani riesce a far fronte a queste spese con il proprio reddito, gli altri si sono dovuti indebitare per cercare di pagare tutte le cure. Dal rapporto emerge anche come il 23,3% dei pazienti

riesce a pagarsi le cure grazie a dei piccoli risparmi, mentre il 35,6% dichiara di dover fare debiti. Il 47% degli italiani, in definitiva, taglia le altre spese per pagarsi la sanità.A far a meno di tutto ciò però sono soprattutto le donne, che per il benessere della casa e della famiglia, molto spesso rinunciano alla prevenzione e alla cura sanitaria. La ricerca mostra anche che la spesa non interessa in prevalenza i redditi più elevati. Si tratta, di un campione caratterizzato da unximportante regressività: il 32% della spesa sanitaria privata ha riguardato i cittadini con reddito compreso tra 35mila e 60mila euro annui, il 17,58% i redditi tra i 15mila ed i 35mila euro ed il 6,43% i redditi inferiori a 15mila euro annui.

Una situazione davvero sconcertane che dovrebbe far riflettere la classe politica. Al momento si spera che presto si trovino delle soluzioni e che la salute, torni davvero ad essere un diritto dei cittadini, anche di quello meno ricchi.