In Corea, Samsung Note 7 era già in vendita da un paio di settimane, però il dispositivo è stato tolto dagli scaffali, mentre in Italia il dietrofront è arrivato prima ancora della messa in vendita, prevista per lâinizio di settembre e con già un quantitativo di preordini messi da parte.
Come riporta il Sole 24 ore.it, alcuni clienti in Corea del Sud avrebbero riportato il problema alla società , che ha accertato 35 casi e quindi ritardato lâuscita mondiale del suo nuovo prodotto. Lâuscita ufficiale in tutto il mondo era prevista per il 2 settembre. Invece, dopo lâannuncio del richiamo globale del Galaxy Note 7 al momento bisognerà aspettare per motivi di sicurezza. La stessa Samsung ha confermato 35 casi di esplosione su un milione di pezzi venduti. Un utente ha postato su YouTube un video che mostra il telefono quasi sciolto, mentre altri hanno mostrato foto in cui si vede la porta Usb semi-distrutta.
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Boh Dong-jin, il presidente della sezione mobile di Samsung ha detto che: xSamsung porgerà scuse sincere a tutti i clienti che hanno riscontrato il problema poco dopo lâuscita del nostro prodotto» Poi ha aggiunto che i clienti che hanno già comprato il dispositivo x sono già state vendute 2,5 milioni di unità x potranno cambiarlo con un altro prodotto. La società ha aperto unâindagine per verificare lâesistenza del problema: secondo le stime di Samsung, la batteria sarebbe infiammabile in 24 unità ogni milione. Si tratta del primo richiamo massiccio per un gruppo produttore di smartphone. In una nota ufficiale si legge: «La sicurezza dei clienti è una priorità assoluta per Samsung. Siamo consapevoli che questo possa causare degli inconvenienti sul mercato, ma questâazione è necessaria affinché possiamo continuare a garantire la distribuzione di prodotti di altissima qualità x.