Reddito di cittadinanza: potrebbe scendere fino a 390 €, ecco perché.

Sempre novità riguardo al tanto atteso Reddito di cittadinanza, ora a far preoccupare sono i tagli.

Dopo le ultime dichiarazioni del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, la gente ha ancora dubbi. Pare che il reddito arriverà a marzo 2019 e che presto verrà creato un sito apposito per effettuare la domanda.

Tuttavia, quello che fa preoccupare non è la modalità di domanda, ma la notizia che a causa dei tagli la somma del reddito di cittadinanza per persona potrebbe scendere fino a 390 € molto meno rispetto a quella pattuita dal governo Giallo Verde nei mesi scorsi e durante la campagna elettorale.

I conti per arrivare a tale conclusione li avrebbe fatti Svimez. Li avrebbe fatti, considerando la platea di beneficiari indicata dall’esecutivo e gli stanziamenti della legge di Bilancio.

Ricordiamo che tra i potenziali beneficiari del reddito, ci sarebbero ben 1 milione e 300mila gli working poor e il 60 per cento al Centro-nord. Stando alle ultime notizie, pare che per quest’anno, il governo abbia stanziato per il reddito di cittadinanza ben 6 miliardi. Saranno invece 7,6 miliardi per il 2020, 7,8 nel 2021 e 7,7 dal 2022.

Secondo Svimez con le regole introdotte l’assegno medio però si ridurrebbe alla fine anche a 391 euro. Basta infatti, secondo le notizie, dividere i 6 miliardi stanziati per 1 milione e 700mila famiglie e dividere poi ulteriormente per i 9 mesi di fruizione (ovvero da aprile a dicembre 2019).

Ricordiamo, che si tratta di uno strumento di assistenzialismo e come dichiarato da Di Maio:

“l’intenzione non è quella di dare soldi alle persone per “stare sul divano” ma di dare soldi per aiutare la gente nel momento del bisogno cercando di reinserirla nel mondo del lavoro”.

Il vicepremier Di Maio ha dichiarato anche che «non permetterà l’evasione o spese immorali», ma consentirà di «assicurare la sopravvivenza minima per l’individuo in cerca di occupazione».

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