Ragazzi itaiani: Fumano più di tutti in Europa

L’Italia è il Paese dove i ragazzi fumano più di tutti i loro coetanei in Europa. Il triste dato, emerge da una ricerca condotta dal Centro europeo per il monitoraggio della dipendenza dalle droghe (Espad) che ha coinvolto gli studenti di 15-16 anni delle scuole di 35 paesi.

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Ragazzi itaiani: Fumano più di tutti in Europa

Così i ragazzi italiani segnano il record: Il 37% ha fumato nell’ultimo mese, una diffusione quindi molto più elevata rispetto alla media dei coetanei europei e stabile nel tempo, a differenza degli altri paesi dove ha fatto registrare considerevoli diminuzioni. Anche per quanto riguarda gli studenti che fumano quotidianamente, gli italiani rimangono stabili nel corso degli ultimi 20 anni al 21%, a un livello più elevato della media comunitaria.

Come riporta l’analisi pubblicata su Adiconsum.it in Europa i dati sul fumo sono incoraggianti, con la percentuale di fumatori quotidiani diminuita dal 21% al 12% e meno di un quarto (21%) che si dichiara ‘fumatore corrente’ (ovvero di aver fumato negli ultimi 30 giorni). È alto anche il consumo di cannabis tra i giovani italiani, ben sopra la media Ue. Guardando ad esempio a quanti hanno consumato cannabis ‘negli ultimi trenta giorni, vediamo che la media nei 35 Paesi è del 7%, mentre in Francia è del 17%, in Italia del 15% e nella Repubblica Ceca del 13%. Inoltre, se la media degli adolescenti negli ultimi 12 mesi ha consumato cannabis 8,9 volte, quelli islandesi lo hanno fatto 14, francesi e islandesi 13, gli italiani 12.

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Quanto alle nuove droghe psicoattive (Nps), il loro consumo è più diffuso di quello di amfetamine, ecstasy, cocaina o Lsd. Il campione generale presenta una media del 3% tra quelli che le hanno usate negli ultimi 12 mesi. In Polonia ed in Estonia però la percentuale raddoppia (8%), seguono Bulgaria e Croazia (6%) e Irlanda e Italia.

La percentuale di “binge drinking” (5 o più bevute in una singola occasione) si attesta agli stessi livelli di 20 anni prima: il 35 per cento ha riferito di aver praticato “binge drinking” nell’ultimo mese. Oltre tre quarti degli intervistati (78 per cento) dichiarano di reperire facilmente alcolici. In Italia, ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita è l’84 per cento degli studenti, percentuale in diminuzione sia rispetto al picco del 2007 (90 per cento), sia rispetto al 1995 (88 per cento). Il consumo corrente interessa invece il 57 per cento, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63 per cento). Non si osservano differenze per il “binge drinking” (34 per cento).

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