Divario sociale in Italia sempre più accentuato, cresce la povertà

L’Italia è a grave rischio povertà. A rilevarlo, ancora una volta, sono stati gli ultimi dati resi noti da Eurostat, nel corso di un incontro sul tema della povertà.

Secondo le statistiche l’Italia, rispetto al 2008, dopo la Grecia, è il Paese con l’aumento maggiore di rischio (+3,4%). Se si guarda invece alla percentuale delle persone a rischio rispetto alla popolazione, l’Italia è quinta dietro Bulgaria (38,9%), Romania (35,7%), Grecia (34,8%) e Lituania (29,6%).

Divario sociale in Italia sempre più accentuato, cresce la povertà

La stessa situazione, cioè l’incremento del rischio, si registra comunque anche in Grecia(+6,7%), Spagna (+2,8%), Olanda (+2,1%), Cipro (+1,9%) ed Estonia (+1,6%). I cali maggiori invece vengono rilevati in Polonia (dal 30,5% al 19,5%, -11%), Romania (-8,5), Lettonia (-6) e Bulgaria (-5,9). Malgrado le diminuzioni, però, Bulgaria e Romania sono rimaste al top nella Ue per la percentuale di persone a rischio poverà nel 2017. In generale, i Paesi dove il rischio è più basso sono Repubblica Ceca (12,2%), Finlandia (15,7%), Slovacchia (16,3%), Olanda (17%), Slovenia e Francia (17,1%) e Danimarca (17,2%).

A rincarare la dose ci ha pensato anche la Caritas che si lamenta per le continue richieste ed esprime enorme preoccupazione per le famiglie italiane e per quanto riguarda il futuro dei giovani italiani. “Dagli anni prima della crisi ad oggi il numero dei poveri è aumentato del 182%” e supera i 5 milioni. Soddu. “La povertà non è solo mancanza di reddito o lavoro: isolamento, fragilità, paura del futuro. No a risposte unidimensionali”. Con queste parole si sentono tutte le preoccupazioni di chi ogni giorno tocca con mano la miseria della gente.

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore