Per entrare a Oxford il ragionamento conta più della preparazione

La celebre università inglese Oxford mette online degli esempi di domande durante i colloqui di ammissione per sfatare i falsi miti. “Più di tutto bisogna saper ragionare. Non rinunciate a farvi avanti solo perché temete di non essere abbastanza preparati nella vostra materia“.

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Come riporta il Corriere della sera.it, solo uno su 12 entra alla celebre università di Oxford. Il problema per l’Università di Oxford non è però la quantità di candidati, quanto la qualità. Troppi ragazzi validi, sostiene l’ateneo, non si fanno avanti perché non sanno come funziona il sistema, temono di non essere all’altezza, non credono di essere stati preparati adeguatamente dai loro insegnanti.

Non aiutano le leggende metropolitane sui test d’ammissione: «Non è tutto vero quello che si dice in giro», precisa l’ateneo, correndo ai ripari con una serie di quesiti-modello per aspiranti matricole. A spaventare gli studenti è, in particolare, il colloquio che in tante facoltà segue la prova scritta. «E’ di per sé una situazione alle quale tanti ragazzi non sono abituati», sottolinea la professoressa Samina Khan, a capo delle ammissioni -. Per questo facciamo circolare questa lista. Sono tutte domande prese da colloqui passati e sono un buon modo per prepararsi e capire cosa ci interessa, che è non tanto quanto sanno i candidati, ma come pensano».

«La cosa migliore è cominciare con constatazioni abbastanza ovvie e costruire un’ipotesi o un dialogo». Molto meglio parlare, insomma, che meditare in silenzio quale sia la risposta giusta. Assieme alle domande, Oxford ha diffuso anche una spiegazione approfondita di cosa vorrebbe sentire il docente durante il colloquio.

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