Novità interessanti in arrivo. Ad annunciare la lieta notizia è stato proprio il ministro del lavoro Giuliano Poletti che ha promesso a tutti i dipendenti una quattordicesima più grassa. âLa quattordicesima aumenterà del 30%â per i pensionati che già la ricevono (fino a un massimo di 650 euro), mentre arriverà per la prima volta a chi riceve intorno ai mille euro. Lo spiega il ministro del Lavoro in unâintervista al Corriere della Sera a proposito delle misure sulle pensioni che verranno attuate con la legge di Stabilità .
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âLe cifre esatte saranno definite nella legge di Bilancio, ma lâordine di grandezza è quello che le ho dettoâ, sottolinea. Mentre lâestensione del cumulo gratuito dei contributi âriguarda le gestioni pubbliche. Le casse private hanno regole diverseâ.
«Per le persone che la prendono già , cioè quelle che hanno un importo di pensione fino a 1,5 volte il minimo (750 euro circa, ndr.) lâincremento sarà intorno al 30% â risponde il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti -. Per chi ha una pensione tra 1,5 e 2 volte il minimo (750-1.000 euro circa, ndr.) la quattordicesima sarà introdotta per la prima volta in una misura pari a quella finora erogata alla vecchia platea (da 336 a 504 euro in base ai contributi versati, ndr.). Questo per evitare sperequazioni a favore delle pensioni più alte».
Lavoro gravoso, partita aperta. Per quanto riguarda la definizione delle categorie del âlavoro gravosoâ che hanno diritto allâApe (anticipo di pensione) agevolata, Poletti afferma che âè presto per rispondere. Il confronto coi sindacati è ancora aperto per individuare le categorie secondo i parametri concordati, tenendo conto delle risorse disponibiliâ. Esodati. Lâottava salvaguardia per altri 25 mila esodati âci sarà â, assicura, âma usando i fondi delle precedenti salvaguardie. Quante persone riguarderà lo definiremo nella leggeâ. âCon questa salvaguardia si punta ad allungare i termini di maturazione dei requisiti già fissati dalle precedenti salvaguardie per i lavoratori esclusi dai precedenti provvedimenti e concludere così la vicendaâ.
Per quanto riguarda i salari Polett dice: âBisogna aumentare il reddito dei lavoratori e il governo è impegnato a studiare un taglio strutturale del cuneo fiscale a partire dal 2018. Detto questo, credo che vada distinto chi liberamente sceglie di partire da chi è costretto a farlo perché non trova lavoro. E comunque, a fronte di centomila italiani che vanno allâestero ce ne sono milioni che restano da noi a studiare e lavorare. Non vorrei passasse lâidea che quelli che se ne vanno sono più bravi di quelli che restanoâ.