Dal 3 novembre, chi guida per più di 30 giorni un’auto non sua deve cambiare il nome della carta di circolazione, pena una multa di 705 euro.

Patente e libretto con stesso nome: ecco come funziona…

Il 10 luglio scorso la direzione generale per la Motorizzazione del ministero dei Trasporti ha infatti pubblicato le norme che, sin dall’ultima riforma del codice della strada nel 2010, dovevano regolare “l’intestazione temporanea dei veicoli”, e che ora entrano in vigore. L’obiettivo sarebbe quello di individuare più facilmente i responsabili delle infrazioni e scoprire le intestazioni fittizie.

libretto autoPer mettersi in regola, è necessario rivolgersi agli sportelli del dipartimento dei Trasporti e aggiornare la carta di circolazione: ogni cambiamento costa 25 euro (16 di imposta di bollo e 9 di diritti di motorizzazione).

Le nuove norme nel dettaglio…Clicca Quì

La norma non riguarda i familiari conviventi, a patto che risiedano allo stesso indirizzo. In generale, molto difficilmente sarà sanzionato chi prende in prestito un’auto privata da a un amico o un parente, perché questo tipo di accordo non è accompagnato da documenti che attestino l’inizio della “locazione gratuita” e conseguentemente la scadenza dei 30 giorni.

Inoltre, l’obbligo dell’intestazione temporanea sul libretto non è retroattiva, dunque chi già aveva a disposizione un’auto non di proprietà prima del 3 novembre non è interessato.

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