'Non segnalare in menù gli alimenti surgelati è reato'

Per la salute di tutti finalmente arrivano buone notizie perchè da oggi ‘non segnalare in menù gli alimenti surgelati diventa reato’.

A stabilirlo è la terza sezione penale della Cassazione, confermando la condanna (200 euro di multa, con pena sospesa) inflitta dalla Corte d’appello di Milano a un ristoratore, accusato di tentata frode in commercio, nel cui locale erano stati trovati alimenti congelati di cui però non vi era indicazione nei menu per i clienti.

Di diverso orientamento la Suprema Corte, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’imputato: “Ai fini della configurazione del reato di frode in commercio – si legge nella sentenza depositata oggi – non è necessaria la concreta contrattazione con un avventore, essendo integrato il reato, nella forma tentata, in presenza di detenzione all’interno di un esercizio per la ristorazione di alimenti surgelati destinati alla somministrazione, senza che nella lista delle vivande sia indicata tale qualità in assenza, oltretutto, di alimenti freschi, essendo congelata la totalità delle provviste”.

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Insomma, finalmente sarà possibile capire se i cibi sono freschi o surgelati. I ristoratori sono per questo avvisati: anche solo detenere pesce o carne surgelati ma non segnalarlo agli avventori equivale a una tentata frode in commercio, reato che va punito con una multa. E dimenticare di segnalare il prodotto surgelato può costare caro, come saprà dire un ristoratore di Milano, per il quale la Cassazione ha confermato la condanna.

'Non segnalare in menù gli alimenti surgelati è reato'

Secondo la Suprema Corte, infatti, la questione della revocabilità dell’offerta contenuta nel menu può acquisire rilevanza solo ai fini della configurabilità del reato (si pensi all’ipotesi in cui il ristoratore, a seguito della richiesta del cliente di una determinata pietanza, rifiuti di consegnare l’aliud pro alio), ma non incide sul perfezionamento della fattispecie del tentativo, che si consuma con la mancata indicazione nel menu della qualità degli alimenti surgelati o congelati.

Ricordiamo che è sempre meglio mangiare cibi freschi, tuttavia il problema principale per tutte le categorie di alimenti è il mantenimento della cosiddetta “catena del freddo”: i prodotti devono mantenersi sempre surgelati, durante tutti i passaggi della distribuzione fino all’acquisto e al consumo, sia per motivi igienico-sanitari sia organolettici.

Ricordiamo anche che nati come un rimedio di emergenza per quelle volte in cui non si ha proprio il tempo di cucinare, i surgelati nel 2006 alimentavano in Italia un mercato di oltre 61 miliardi di euro, passando dalle 190mila tonnellate del 1982 alle 800mila nel novembre 2007. Tuttavia va ricordato che di solito, chi mangia in un ristorante è perchè vuole cibi salutari e freschi e molto spesso sarebbe meglio evitare di proporre ai clienti alimenti simili.

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