Ecco chi potrà beneficiarne…La nuova assicurazione sociale per l’impiego è l’ammortizzatore sociale scaturito dal Jobs Act.
Si chiama Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) . E’ il nuovo ammortizzatore sociale nato con l’approvazione del Jobs Act e dalla prossima primavera, probabilmente da maggio, sarà la ciambella di salvataggio per i lavoratori dipendenti italiani che resteranno. L’intento dietro questo nuovo sussidio è palesemente quello di unificare i due ammortizzatori attualmente in vigore, Aspi e Mini-Aspi.
Entrerà in vigore “da maggio… Ed ecco come funzionerà.
– Il lavoratore deve essere stato assunto con un contratto da dipendente e trovarsi in uno stato di disoccupazione involontaria.
– Il disoccupato deve avere alle spalle almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 48 mesi (4 anni) e aver svolto almeno 18 giorni di lavoro nell’anno precedente.
– L’ammontare dell’assegno è pari a (circa) il 75% della retribuzione per la parte di stipendio che non supera i 1.195 euro.
– Per la quota di salario che oltrepassa questa soglia, invece, l’indennità si riduce al 25%. Per tutti i sussidi è previsto comunque un tetto massimo di 1.300 euro lordi.
– A partire dalla quinta mensilità, l’assegno si riduce del 3% ogni mese.
– L’assegno viene liquidato per un periodo massimo pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni.
– A differenza di quanto accade oggi con l’Aspi, che si protrae per 10 mesi ma può coprire fino a 18 mensilità, se il disoccupato ha più di 55 anni, non sono previste durate differenti a seconda dell’età del beneficiario.
– Chi incassa la Naspi è obbligato a seguire dei corsi di formazione e riqualificazione professionale.
– Chi vuole avviare un’attività di lavoro autonomo può farsi liquidare tutte le indennità cui ha diritto in un’unica soluzione purché non ricavi, dalla nuova libera professione, un reddito superiore a circa 4.800 euro annui.