Volete accendere un mutuo per comprare casa? Allora fate attenzione a tutte le offerte, perchè ci sono ancora dei tassi bassi e convenientix
Nellxultimo periodo, infatti pare che, non solo i tassi non sono saliti, ma hanno anche raggiunto una percentuale più bassa del minimo. Secondo quanto rende noto lâABI (Associazione Bancaria Italiana) a settembre il costo dei mutui â sintetizzato dallâandamento dei tassi fissi e variabili e influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di prestito â è risultato pari allâ1,97%, contro il 2,05% fatto segnare nello stesso periodo dello scorso anno (era il 2,11% ad agosto 2017 e 5,72% a dicembre 2007).
Sul totale di quanto erogato dalle banche, i due terzi dei mutui sono a tasso fisso. Lâindagine quindi conferma che il tasso fisso resta il prodotto più gettonato, con lâ81,7% delle erogazioni nel corso del terzo trimestre, circa lâ8% in più rispetto allo scorso anno. Ricordiamo però che nel momento in cui bisogna accendere un mutuo e scegliere tra tasso fisso o variabile è importante considerare anche tutti i vantaggi e gli svantaggi che comportano. Pere esempio:
1. il tasso fisso:
il tasso di interesse resta quello fissato dal contratto per tutta la durata del mutuo. Lo svantaggio sta nel fatto che non è possibile sfruttare eventuali riduzioni dei tassi di mercato che dovessero verificarsi nel tempo, mentre il vantaggio è che si conoscono da subito gli importi delle singole rate e dellâammontare complessivo del debito da restituire.
2. il tasso variabile:
Il tasso di interesse variabile appunto, può variare a scadenze prestabilite rispetto al tasso di partenza perché segue le oscillazioni di un parametro di riferimento, di solito stabilito sui mercati monetari e finanziari. Chi sceglie Mutuo Variabile vuole sfruttare lxandamento favorevole dei tassi di interesse di mercato e allo stesso tempo accetta il rischio di possibili aumenti dellximporto della rata. il mutuo a tasso variabile, a differenza di quello fisso, però lascia un margine di incertezza, in quanto i tassi di riferimento sono soggetti a delle oscillazioni di mercato in continuo cambio.
A parità di durata, i tassi variabili allâinizio sono più bassi di quelli fissi, ma possono aumentare nel tempo, facendo così aumentare lâimporto delle rate.
3. Il mutuo a tasso variabile cap:
Si tratta di un mutuo che consente di fissare un tetto massimo al tasso di interessi, per tutelarsi da eventuali aumenti. Il mutuo a tasso variabile con Cap è un debito il cui tasso di interesse varia però in base allâandamento del parametro di riferimento, che è lâEuribor, ma senza poter superare una soglia prefissata, ossia il Cap, che determina lâimporto massimo delle rate.