Masticare chewing gum fa bene o male?

La risposta arriva dal Giappone… Studi condotti dall’Università di Tokyo, hanno rivelato i pro e i contro dell'”amata gomma da masticare”. Usualmente, il chewing gum, viene utilizzato per profumare l’alito o dopo un pasto fuori casa, senza pensare alle conseguenze negative o positive che può provocare al nostro organismo.

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I ricercatori hanno scoperto che gli individui che masticano gomme hanno tempi di reazione più rapidi (circa del 10% in più), in quanto la masticazione stimolerebbe le parti del cervello dedicate al pensiero logico e alle funzioni esecutive, nonchè la frequenza cardiaca e di conseguenza l’afflusso di sangue; insomma, masticare la gomma aumenterebbe la prontezza di riflessi, in quanto stimola il nervo trigemino responsabile per la vigilanza inoltre migliora la concentrazione, in una situazione di stress intenso.

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Il chewing gum, però, non è esattamente un toccasana perchè appena ne scartiamo uno, il cervello viene avvertito che il processo digestivo sta per iniziare (fase cefalica), perciò il corpo comincia produrre e rilasciare la saliva per aiutare la masticazione e spingere il bolo verso il basso, ma, non essendoci cibo, lo stomaco, stimolato, produrrà comunque succhi gastrici che alla fine indurranno gonfiori, spossatezza e gas.

I dentisti consigliano ai pazienti di evitare le gomme zuccherate in quanto minano la salute dentale, ma anche quelle senza, dato che contengono sorbitolo, un carboidrato non assorbibile che assunto in grandi quantità può portare a problemi gastrointestinali seri; inoltre i medici confermano che le gomme da masticare siano la causa maggiore dell’emicrania infantile, oltre ad essere controindicate nei pazienti che assumono farmaci contenenti fenelzine, isocarboxazid e tranilcipromina solfat.

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