“Il desiderio, muovendo sempre verso ciò che ci è più contrario, ci costringe ad amare quel che ci farà soffrire”. Con queste parole lo scrittore Marcel Proust volle spiegarci il modo in cui il desiderio condiziona le nostre azioni.

Anche quando un amore è impossibile, quando le cose non sono adatte alla nostra vita, il desiderio ci costringe a perseguire quell’ideale, quell’obiettivo. Come una sorta di ossessione, il desiderio per una persona ci offusca la vista e la mente e talvolta è il cuore a rimetterci.

Proust scrisse molti testi di vero spessore, parlando soprattutto di amore e sentimenti. Riguardo all’amore in uno dei suoi libri scrisse: ‘Non si ama più nessuno quando si è innamorati”. Il desiderio, anche in questo caso confonde la mente e il cuore stesso. Quando una persona soffre perché ama, tutto il resto del mondo fuori non esiste, semplicemente non lo vede. Anche se esistono altre persone, altri cuori meritevoli di affetto o di interesse, la persona innamorata non vedrà altro che il suo amore, la sua ossessione.

“Si ama per un sorriso, per uno sguardo, per una spalla. Tanto basta. Allora, nelle lunghe ore di speranza o di tristezza, ci si fabbrica una persona, si compone un carattere. E quando, più tardi, si frequenta la persona amata, è impossibile ormai (per quanto crudele sia la realtà che ci vien messa innanzi)…”

Ricordiamo che Marcel Proust è stato, nel corso della sua vita uno scrittore, saggista e critico letterario francese. Proust è nato a Parigi il 10 luglio 1871 ed è morto sempre a Parigi il 18 novembre del 1922. Lo scrittore francese è considerato uno dei maggiori scrittori della letteratura francese.

Proust iniziò a tradurre le opere di Ruskin nel 1900, dopo la morte dello scrittore. L’opera di Ruskin ebbe tale importanza per lui che Proust dichiarò di conoscere “a memoria” alcuni suoi libri, compresi The Seven Lamps of Architecture, The Bible of Amiens e Praeterita. Per saperne di più continua a leggere qui

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore