Mangiare pasta rende felici, aiuta a dormire e fa dimagrire

Mangiare pasta rende felici, aiuta a dormire e fa dimagrire. E’ buona è sana ma soprattutto fa bene alla salute.

Stiamo parlando della pasta italiana, ottima anche per dimagrire e riposare meglio.

Uno studio pubblicato sulla rivista ‘Nutrition and Diabetes’ e sviluppato nel Dipartimento di Epidemiologia dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (Isernia) ha preso in esame ben 23.366 tra uomini e donne con età superiore ai 18 anni e ne ha analizzato le misure corporee e le abitudini alimentari.

“Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara?

Stimola la tiroide e fa bene anche all’umore”. La bella notizia arriva a ridosso della Giornata mondiale della pasta che si svolge il 25 ottobre dall’endocrinologa e nutrizionista Serena Missori e dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.

Secondo la dietologa, è opportuno prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e anche integrale. Meglio ancora gli spaghetti che hanno l’indice glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso.

Lo studio:

Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso. Mangiare pasta tutti i giorni fa bene alla salute? Le porzioni di cereali indicate dagli esperti quotidianamente sono, infatti, tre le due alle quattro. Ma quanta pasta è possibile mangiare ogni giorno? E’ di 120 grammi la porzione consigliata per la pasta fresca mentre per la semola la quantità scende ad 80. Vietato l’uso eccessivo di condimenti mentre, in caso di consumo superiore al limite, è indispensabile effettuare attività fisica.

I consigli:

Per tutti gli individui analizzati è emerso che l’adesione di un campione di essi alla Dieta Mediterranea ha avuto un ruolo protettivo sul sovrappeso e l’obesità, in parallelo con importanti benefici per la salute contro le malattie croniche. Inoltre è stato evidenziato che il consumo di pasta non è associato ad un alto indice di massa corporea (IMC). Al contrario, i soggetti con IMC nella norma mantenevano un apporto di carboidrati costante nella propria dieta quotidiana.

Mangiare pasta rende felici, aiuta a dormire e fa dimagrire

Eppure, l’insorgere di problematiche legate al glutine e il pregiudizio del carboidrato sembrano aver demonizzato uno degli alimenti principi della nostra tavola, riconosciuto anche dal Ministero della Salute come alimento base dell’alimentazione italiana. Tuttavia gli esperti spiegano che è tutta una questione di porzioni, basta non esagerare e dosare bene la pasta da consumare al giorno.

Il consumo di pasta:

Se consumata nelle giuste quantità, la pasta non fa ingrassare: cento grammi di pasta di semola di grano duro forniscono un apporto energetico di circa 360 kcal, di cui circa il 72% è rappresentato da carboidrati complessi, il 12% da proteine e per la parte restante da un scarsissimo contenuto di grassi

Anche se guarnita con un semplice condimento come pomodoro, verdure o formaggio grattugiato, una porzione di 80 grammi di pasta asciutta non fornisce più di 400 kcal, e anche nelle sue versioni più cariche di ingredienti non supera le 600 calorie.

Le considerazioni dei nutrizionisti:

Luca Piretta, medico nutrizionista e gastroenterologo dell’associazione Società italiane delle scienze dell’alimentazione chiarisce che “in Italia solo l’1% della popolazione è affetta da celiachia, purtroppo però anche tra chi non soffre di questa patologia si sta diffondendo la moda di scegliere alimenti gluten free.

“Ma mentre il glutine deve essere eliminato assolutamente dalla dieta degli individui affetti dal morbo celiaco o da una condizione definita di ipersensibilità al glutine per gli altri non è consigliabile una dieta priva della sostanza. Si rischia di non raggiungere un adeguato apporto di carboidrati complessi, come previsto dal modello alimentare mediterraneo”.

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