Malati di smartphone, 1 persona su 4 lo usa 7 ore giorno

Ormai quasi tutti, anzi ben una persona su 4 passano la giornata intera a guardare, cliccare e chiamare sullo smrtphone.

L’assiduità verso i telefoni ‘smart’ è stata testimoniata da uno studio di Counterpoint Research condotto su 3500 utenti di tutto il mondo.  Secondo l’indagine, navigazione internet e il gioco rappresentano le attività giornaliere più popolari in tutte le nazioni con percentuali di utilizzo rispettivamente del 64% e del 62%. Quasi la metà degli utenti lo usa in media 5 ore al giorno, che salgono a 7 per circa un utente su quattro (il 26%). I più assidui sono i paesi emergenti che hanno meno mezzi tecnologici e usano il dispositivo mobile anche al posto dei computer. A seguire la consultazione della e-mail (56%) e i servizi di messaggistica (54%). Altro dato messo in evidenza dallo studio riguarda la durata del ciclo di vita medio dello smartphone che si riduce a soli 21 mesi. La spesa annua sui nuovi smartphone supera 370 miliardi di dollari.

Inoltre ci sono ben sei sintomi per capire se anche voi siete malati di smartphone. James A. Roberts, professore di marketing presso la Hankamer School of Business della Baylor University ha identificato sei segni di dipendenza da cellulare. 1) La prima cosa che fai al mattino quando ti svegli è quella di controllare il telefono? Se avete risposto si avete qualche problema con lo smartphone. Il 68% degli americani infatti secondo l’esperto dormono con il cellulare vicinissimo al letto, così da poterlo tenere sempre sotto controllo.

2) Se la noia arriva il cellulare salva? Eco se siete annoiati e prendete il telefono avete un problema. Il cellulare non serve per passare il tempo sui social. 3) Spendi sempre più tempo concentrato sullo smartphone invece di pensare ad altro? Male male, la via vera è fuori da quello schermo illuminato. Le persone che vi vogliono bene vogliono vedervi in faccia non al cellulare a consumarvi le dita e la vista. Il crescente numero di diversi modi di utilizzare il telefono cellulare e la proliferazione di download disponibili.

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4)Ti agiti quando il telefono è fuori dalla tua vista? Se il cuore comincia a batterti appena ti rendi conto che il tuo telefono non è a portata di mano hai un serio problema con lo smartphone; irritabilità e ansia non sono dei buoni segnali, specialmente quando sono causati dalla mancanza del cellulare. Il fatto che compaiano anche solo dopo alcuni minuti da quando ti sei separato dal tuo device è un sicuro sintomo di dipendenza. 5) La gente ti rimprovera di essere sempre al cellulare? Beh poverini, hanno ragione! Non potete perdervi tutti i momenti belli con le persone che amate per guardare sempre lo smartphone. Social e chat vi distraggono sempre? Spegnete la connessione ogni tanto. Il coniuge, un collega o i tuoi figli si lamentano perché sei sempre al telefono? Le interruzioni telefoniche interferiscono con i tuoi impegni sociali, col lavoro o in vacanza.

Malati di smartphone, 1 persona su 4 lo usa 7 ore giorno

6) Niente da fare, ci hai già provato ma non riesci a stare senza cellulare nemmeno un’ora? È necessario impostare la tua mente e il tuo corpo a resistere e consapevolmente creare nuove abitudini che non includono l’utilizzo del telefono. Prova ad essere “scollegato” per almeno un paio d’ore al giorno. Gli esperti infatti parlano di «nomofobia» quando emerge una difficoltà a staccarsi fisicamente dal telefono ma esistono diversi disturbi non solo psicologici legati all’uso eccessivo dei dispositivi mobile.

Le persone affette da questo disturbo tendono a considerare lo smartphone come uno strumento per soddisfare bisogni di ordine affettivo-relazionale e come principale mezzo per comunicare con gli altri. Secondo l’ente di ricerca britannico Yougov, più di 6 ragazzi su 10 tra i 18 e i 29 anni vanno a letto in compagnia dello smartphone, e oltre la metà degli utenti di telefonia mobile (53%) tendono a manifestare stati d’ansia quando rimane a corto di batteria, di credito o senza copertura di rete. In questi casi gli esperti consigliano la psicoterapia.

Nonostante i sintomi siano molto simili a quelli dell’ansia, uno studio condotto da ricercatori dell’Università Federale di Rio de Janeiro sembra indicare che la nomofobia sia da considerare una dipendenza patologica piuttosto che un disturbo d’ansia. Si può parlare di nomofobia quando una persona prova una paura sproporzionata di rimanere fuori dal contatto di rete mobile, al punto da sperimentare effetti fisici collaterali simili all’attacco di panico come mancanza di respiro, vertigini, tremori

Spesso le persone che fanno un uso smoderato dello smartphone rischiano di ritirarsi dal rapporto con il mondo e di rimanere sempre più sole, per sopportare questa solitudine si trovano ore con il telefonino in mano giocando a giochi interattivi, inviando sms, e rischiano di disimparare sia a trasmettere le loro emozioni in modo adeguato usando la comunicazione verbale sia a usare la mente per immaginare l’altro e il mondo.

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