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L’ultima frontiera del lusso negli Usa, bere un caffè da 55 dollari

Di solito un caffè non si nega a nessuno ma negli Usa bere una tazzina di caffè potrebbe costare anche 55 dollari. Un lusso che possono permettersi in pochi. Ma perchè costa così tanto?

Da New York alla West Coast, la xcup of joex, come si chiama negli Usa la bevanda mattutina, può arrivare a costare addirittura 55 dollari. Il caffè da Guinness uscirà il prossimo mese da Klatch Cofee, una torrefazione che in novembre metterà in commercio una versione particolarmente di pregio battezzata Esmeralda Geisha 601. 601 ex il riferimento al prezzo per oncia della materia prima, proveniente da Panama. Don Holly, un veterano del settore, ha descritto il risultato come xvedere in una tazza il volto di Diox.

Con 55 dollari lxazienda invierà 15 grammi di chicchi pre-torrefatti, quanto basta per preparare una xcup of joex, ovvero la tazza grande usata negli Stati Uniti per consumare il caffè. Secondo il proprietario di Klatch Coffee, Mike Perry, il sapore della nuova bevanda di lusso, raccoglierà in ogni suo sorso sensazioni diverse: dalle bacche alle note di gelsomino. Per apprezzarlo al meglo il consiglio di Perry è quello di bere il caffè puro, senza aggiunta di latte o zucchero.

Comunque per fortuna in Italia è ancora possibile bere un buon caffè ad una cifra ragionevole. Certo è bene fare attenzione a dove lo si prende perchè a Piazza San Marco, a Via Condotti a Roma e davanti al duomo di Milano i prezzi saranno sicuramente più elevati.

Insomma, mettendo da parte la storia del caffè costoso, bisogna ricordare che questa bevanda nera fa molto bene alla salute. Infatti il caffè può allungare la vita. A sostenerlo sono stati due importanti studi pubblicati oggi in contemporanea su Annals of Internal Medicine.

Uno di questi è il primo studio europeo su larga scala – oltre 520.000 sono i soggetti coinvolti, da 10 Paesi europei – sul rapporto tra assunzione di caffè e rischio di mortalità, ed è firmato da 48 ricercatori da tutto il mondo coordinati da Marc Gunter, epidemiologo dell’International Agency for Research on Cancer.

Il secondo studio invece, con autrice principale Wendy Setiawan della University of Southern Califonia, ha investigato sull’associazione tra caffè e mortalità su una coorte multietnica di 185.000 afroamericani, nippoamericani, latinoamericani e caucasici.Gli studi condotti da Marc Gunter e Wendy Setiawan non sono gli unici ad aver indagato sul rapporto tra caffè e salute. I benefici maggiori riportati dallo studio sono per l’apparato digerente (rispetto ai non bevitori di caffè, chi consuma più di tre tazze di caffè, se maschio, ha una mortalità inferiore del 59% e, se donna, inferiore del 40% ).