Vaccini ai bambini, uno su dieci non è ancora in regola

I vaccini sono la prima forma di protezione’. A dirlo, anzi a ribadirlo, questa volta è stata anche la ministra per la salute Beatrice Lorenzin che ha spiegato alla stampa l’importanza dei vaccini in Italia, sia per grandi che per piccoli.

“Nei prossimi anni aumenterà la domanda di salute del 20% perché la popolazione sta invecchiando per questo servono modelli organizzativi diversi ma anche maggiori poteri di controllo al ministero della Salute. Sui vaccini dico che sono la prima forma di protezione per la collettività, che non hanno alcuna correlazione con le malattie più strampalate e che il loro numero è corretto. Siamo riusciti a bloccare i flussi migratori: su una questione così importante abbiamo convinto l’Europa ad aiutarci e poi abbiamo agito in Libia. L’ambizione del mio partito di centro è di porsi in continuità con quanto fatto dagli ultimi governi. In questa fase di crescita dobbiamo continuare le riforme strutturali su welfare e lavoro”.

Con queste parole la Lorenzin ha voluto così mettere in guardia tutti gli italiani. Ricordiamo che un pò di tempo fa, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva proposto l’abolizione dell’obbligo alle vaccinazioni. Ha toccato però anche molti altri punti Beatrice Lorenzin, ministro e leader di Civici e popolari, nel suo intervento alla trasmissione “Fatti e misfatti”.

Il tema dei vaccini comunque è stato ampiamente discusso per tutto il 2017 e ancora oggi i medici si schierano contro coloro che non vogliono far vaccinare i propri figli.

Vaccini ai bambini, uno su dieci non è ancora in regola

Infatti la nuova legge sui vaccini, è stata approvata definitivamente nell’estate 2017 e alza da 4 a 10 le vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute hanno diramato proprio il 1° settembre una circolare congiunta con indicazioni operative, relative all’anno scolastico 2017/2018, per l’attuazione della legge in materia di prevenzione vaccinale.

Inoltre per la mancata somministrazione dei vaccini obbligatori viene preclusa l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai bambini. Per il mancato rispetto dell’obbligo da parte di bambini e ragazzi più grandi, invece, è prevista anche una multa da 100 a 500 euro. Non vaccinare significa anche andare incontro ad una serie di rischi importanti legati alla salute del bambino e dell’adulto. Molti medici inoltre hanno spiegato che i vaccini, oltre che nei bambini, sono estremamente utili anche per tutte le donne in età fertile, per prevenire ad esempio i rischi derivanti dalla rosolia in gravidanza, e negli uomini che se non vaccinati possono diventare essi stessi un serbatoio di diffusione della malattia.

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