Controllare se il datore di lavoro versa i contributi. Ecco come

l’Italia ricorda oggi le vittime sul lavoro. Oggi è la 64 esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, celebrata oggi in tutta Italia dall’ANMIL (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro).

L’obiettivo è quello di questo mantenere alto il livello di attenzione sul tema delle morti bianche e degli incidenti nei luoghi di lavoro.

Infortuni sul lavoro in calo del 7,2%

I dati della Banca dati Statistica dell’Inail, registrano  che nel 2013 gli infortuni sul lavoro denunciati nel nostro Paese sono stati ben 605.484, un dato comunque in calo rispetto al 2012 (-7,8%).

Diminuiscono del 7,2% anche gli incidenti mortali che passano dagli 860 del 2012 ai 719 del 2013.

Nei settori maggiormente a rischio infortuni, ovvero l’industria e i servizi, emerge come la fascia di età maggiormente colpita da incidenti mortali sia quella che va dai 35 ai 49 anni (236 vittime), mentre le aziende più “pericolose” siano quelle con meno di 50 dipendenti che, nel 2013, hanno fatto registrare ben 399 decessi (ben il 55,5% di tutti i settori).

Calano gli infortuni ma è sceso anche il tasso di occupati
“Nonostante i dati dell’Inail sembrino molto positivi, con la contrazione del 7,8% degli infortuni sul lavoro denunciati nel 2013 e del 7,2% delle morti bianche, non bisogna trascurare che dal 2012 al 2013 il tasso di occupazione è diminuito passando dal 56,8% al 55,6% e che nello stesso periodo risultano ben 53.800 aziende attive in meno.

Numeri che, nonostante tutto, fanno riflettere su quanto ancora si deve fare sul fronte della sicurezza negli ambienti di lavoro, in particolare a livello informativo e formativo.

Soprattutto per le piccole imprese dato che, complice il nostro tessuto produttivo, sono proprio le aziende dei settori industria e servizi con meno di 50 dipendenti a registrare il maggior numero degli infortuni, anche mortali” commenta Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro.

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